Missioni Consolata - Marzo 2016

AMICO.RIVISTAMISSIONICONSOLATA.IT Ecco, io faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? Aprirò anche nel deserto una strada, immetterò fiumi nella steppa. VM: Mi glorificheranno le bestie selvatiche, sciacalli e struzzi, perché avrò fornito acqua al deserto, fiumi alla steppa, per dissetare il mio popolo, il mio eletto. Il popolo che io ho plasmato per me celebrerà le mie lodi». Tutti: Gloria... Lettore 1: Dopo aver aperto un sentiero in mezzo ad acque possenti, ecco che ora il Si- gnore apre anche nel deserto una strada. Lettore 2: Se sono grandi le cose compiute da Lui in pas- sato, fanne memoria, ricordale, ma non per averne nostalgia, quanto per meglio riconoscere quelle compiute oggi, com- piute in te. Sullo stesso foglio ciascuno aggiunge quali sono gli accu- satori interni ed esterni che oggi lo opprimono e da cui sente il bisogno di essere sal- vato da Dio. Lettore 1: Le grandi cose ope- rate in te dal Signore aprono i tuoi occhi sulle grandi cose che egli opera nel mondo intero, così come viceversa. Lettore 2: Nonostante la grande tribolazione del mo- mento presente, la sanguinosa passione che l’umanità sta at- traversando con il moltiplicarsi di accusatori che cercano di sottrarre quanta più vita ri- escono al mondo, l’amore del Signore nutre la Terra. Tutti: Salmo 125. Grandi cose ha fatto il Signore per noi. Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion, ci sembrava di so- gnare. Allora la nostra bocca si riempì di sorriso, la nostra lingua di gioia. Allora si diceva tra le genti: «Il Signore ha fatto grandi cose per loro». Grandi cose ha fatto il Signore per noi: eravamo pieni di gioia. Ristabilisci, Signore, la nostra sorte, come i torrenti del Ne- gheb. Chi semina nelle lacrime mie- terà nella gioia. Nell’andare, se ne va piangendo, portando la semente da gettare, ma nel tornare, viene con gioia, por- tando i suoi covoni. Gloria... Preghiere spontanee Padre Nostro Canto: Il canto dell’amore (Is 43). Luca Lorusso MARZO 2016 amico 71 lì, è lei. Ed è lo sguardo di Gesù su di lei che caccia gli ac- cusatori. Non solo quelli fuori, gli uomini assetati di condanna, ma anche quelli dentro, i pre- datori interiori che si cibano della sua vita. Lettore 2: Come la donna adul- tera, che non era stata capace di tenere fede all’amore di cui era destinataria, è stata salvata da quell’amore misericordioso che «tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta» (1Cor 13), anche a te è suc- cesso di venire salvato dalla condanna dei tuoi accusatori. Prova a farne memoria. Su un foglio, ciascuno scrive quali sono gli accusatori esterni e interni da cui sa di essere già stato salvato dal Signore. a cori alterni: Is 43,16-21. Vf: Così dice il Signore, che aprì una strada nel mare e un sen- tiero in mezzo ad acque pos- senti, che fece uscire carri e ca- valli, esercito ed eroi a un tempo; Vm: essi giacciono morti, mai più si rialzeranno, si spensero come un lucignolo, sono estinti: Vf: «Non ricordate più le cose passate, non pensate più alle cose antiche! Lucas Cranach il Giovane, Cristo e la donna colta in adulterio , 1532 ca

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