Missioni Consolata - Marzo 2016

62 MC MARZO 2016 medico, nel suo De materia me- dica , e da Galeno, uno dei più im- portanti medici dell’epoca antica, che utilizzò questa pianta per il trattamento di varie patologie e che produsse la tintura galenica di canapa, la quale venne utiliz- zata per secoli in varie parti del mondo come analgesico e ane- stetico. Galeno descrisse le pro- prietà della cannabis e di oltre 600 tipi di piante e di altri rimedi naturali nel trattato De natura medica , che influenzò la medi- cina fino agli inizi del diciotte- simo secolo. Fuori legge Agli inizi del ventesimo secolo, diversi interessi economici come la produzione dei materiali sinte- tici derivati dal petrolio e lo svi- luppo dei medicinali di sintesi, portarono all’introduzione negli stati occidentali di misure sem- pre più restrittive e orientate alla criminalizzazione della cannabis, vista solo come sostanza stupe- facente. Questo determinò l’ab- bandono della canapa sia per la produzione di tessuti, che di ri- medi farmacologici di origine na- turale. Le coltivazioni di cannabis scomparvero in breve tempo e la della medicina cinese, il Shen Nung Ben Ts’ao , che sarebbe stato composto nel 2.737 a.C. dal fondatore della scienza medica cinese, l’imperatore Shen Nung. Qui si trovano indicazioni sull’uso della pianta per la cura dei dolori di origine reumatica e gottosa, dei disturbi ginecologici e della malaria. I chirurghi cinesi impie- gavano inoltre la cannabis come anestetico. Oltre alla pianta della canapa, in Cina venivano utilizzati per scopi medici i suoi semi, come antie- metici, nelle intossicazioni e nei casi di dismenorrea, mentre l’olio e il succo da essa ricavati erano diffusamente utilizzati nella cura delle malattie della pelle, delle ulcere, delle ferite e della lebbra. L’uso a scopo terapeutico della cannabis è riportato anche in di- versi manuali di medicina ayur- vedica, la medicina induista tra- dizionale. In India la cannabis era usata per stimolare l’appetito e per curare la lebbra. Nell’antica Roma, la cannabis per uso medico venne introdotta nel primo secolo d.C. e le sue pro- prietà vennero descritte da Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Hi- storia , da Dioscoride, scienziato e pianta nel 1975 venne definitiva- mente messa al bando in tutte le sue varietà. Il clima di ostilità, che si sviluppò nel ventesimo se- colo nei confronti della cannabis è ben rappresentato dal fatto che, negli Usa prima e nel resto del mondo occidentale poi, essa venne chiamata marijuana , ter- mine che imita il vocabolo messi- cano marihuana , con cui viene designata la cannabis, usata come sostanza stupefacente in Messico. La demonizzazione della cannabis per molto tempo dissuase buona parte del mondo scientifico dalla conduzione di ri- cerche approfondite su di essa, dal momento che gli scienziati che se ne fossero occupati avreb- bero rischiato la propria reputa- zione, per cui fino a metà del se- colo scorso era ancora scono- sciuto il suo principio attivo. Finalmente un chimico organico israeliano, Raphael Mechoulam, ebbe il coraggio di intraprendere questo studio, e nel 1964 riuscì a isolare il principale principio at- tivo della cannabis, cioè il delta- 9-tetraidrocannabinolo (Thc), la sostanza con proprietà psicoat- tive. In seguito Mechoulam e la sua equipe riuscirono a isolare Madre Terra

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