Missioni Consolata - Marzo 2016

MARZO 2016 MC 57 nada, Giappone, Germania e Israele) - per limitare le azioni dei fondi speculativi nei confronti dei debiti sovrani (dell’Argentina e di molti altri paesi). Si era trattato di una bella vittoria per Cristina, ma una vittoria meramente morale, senza alcuna ricaduta pratica. L’i- nefficacia di quella risoluzione ha ribadito come nel mondo finan- ziario le decisioni siano prese da pochissimi a spese della stra- grande maggioranza. Tanto per intenderci, a pochi giorni dalle elezioni argentine il Financial Times aveva pubblicato un articolo con un titolo emble- matico: Anything bests Fernández (Qualsiasi cosa sarà meglio di Cri- stina) 2 . Il de profundis del Clarín Se è vero che al Congresso la coali- zione di Macri ( Cambiemos ) non ha la maggioranza, è altrettanto vero che il neopresidente non si troverà a dover combattere con il Grupo Clarín , come invece è capi- tato ai governi di Néstor e Cristina Kirchner. Il Gruppo Clarín è di gran lunga la principale industria editoriale del- l’Argentina 3 . Ad esso fanno capo giornali (tra cui il quotidiano El Clarín ), televisioni, radio, reti di comunicazione. Tra il Clarín e i Kir- chner - rei di voler limitare per legge ( Ley de Medios ) il monopolio mediatico del gruppo - è sempre stata guerra. Una guerra senza esclusione di colpi. Subito dopo la vittoria di Mauricio Macri, il gruppo editoriale non solo ha recitato il de profundis del kirchnerismo, ma ne ha scritto le memorie, non salvando pratica- mente nulla dei 12 anni di go- verno. Lo ha fatto, utilizzando le sue migliori risorse umane e tec- nologiche, con il corposo dossier El legado K (L’eredità K) 4 e con il film Ficción K, el documental del relato (Commedia K, il documen- tario del racconto) 5 . Quello fatto dal Clarín è un dipinto a tinte fosche, quasi da far rim- piangere l’epoca di Carlos Menem (1989-1999) o addirittura i tempi della dittatura (1976-1983): un paese diviso, l’aumento della po- vertà (1 argentino su 4), la distru- zione dell’agricoltura e dell’alleva- mento, la forte contrazione del- l’industria. Anche la battaglia per i diritti umani - con la celebrazione dei processi a un migliaio di mili- tari golpisti - alla fine viene inter- pretata come un’arma di sedu- zione e di acquisto di consensi nelle mani dei Kirchner 6 . Adesso tutto cambierà, prevede il dossier del Clarín. «Il quinquennio 2016-2020 e il nuovo scenario po- litico - vi si legge - offrono una piattaforma di opportunità per avanzare» 7 . Talentuosa, ma indisciplinata Qualunque sia l’eredità lasciata dall’epoca dei Kirchner, la presi- denza di Mauricio Macri non sarà comunque una passeggiata. Il quadro economico generale è problematico e imprevedibile, sia a livello nazionale che latinoame- ricano. Il paese rimane potenzial- # L’entrata della Banca centrale, a Buenos Aires; sul debito e sulle finanze dell’Ar- gentina continuano a incombere i grandi speculatori internazionali («fondi avvol- toio»). mente molto ricco, ma afflitto da patologie che paiono inguaribili (corruzione generalizzata, dise- guaglianze sociali marcate). Semplificando, si potrebbe forse dire che l’Argentina è un po’ come i suoi calciatori: talentuosa, ma indisciplinata. Paolo Moiola (seconda parte - fine) N OTE (1) Il fondatore è Francesco Macri, nato a Roma nel 1930. (2) Articolo del 21 ottobre, reperibile sul sito del quotidiano britannico: www.ft.com . (3) Il sito: www.grupoclarin.com.ar. (4) Il dossier sui 12 anni di kirchneri- smo si può leggere liberamente a questo link: http://especiales.clarin.com/el-le- gado-K/. (5) Il documentario si può vedere li- beramente a questo link: http://www.clarin.com/politica/Ficcion- capitulos-peor-relato_0_1489651181.html (6) Silvana Boschi, Las conquistas que terminaron siendo manipuladas por el relato , in dossier citato. (7) Dante Sica, La industria, de la ex- pansión a una fuerte contracción , in dossier citato. MC ARTICOLI

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