Missioni Consolata - Marzo 2016
BURUNDI 28 MC MARZO 2016 # In alto : un’elettrice nel villaggio di Buye (Ngozi), il 21 luglio 2015. # A sinistra : il presidente Pierre Nkurunziza, dopo il giuramento per il controverso terzo mandato. Bujumbura, 20 agosto 2015. # A destra : un operatore del Ccm in Burundi. perante straniero che chiede l’a- nonimato. «Ogni tanto fanno delle incursioni in città. L’altro giorno hanno assaltato la casa del presidente del Parlamento, nel quartiere Mutanga Nord». E con- tinua: «L’esercito è diviso. Non tutti sono d’accordo con il po- tere. Ci sono disertori che rag- giungono la ribellione. Chi resta non si esprime contro, altrimenti lo fanno secco». Il lavoro di rastrellamento nei quartieri lo fa la polizia. Avviene ormai ogni notte. «Ai posti di blocco o a fare le perquisizioni sono sempre gli stessi poliziotti, perché molti si rifiutano. Inoltre ci sono diversi rwandesi tra loro, mercenari. Hanno le stesse divise, ma si capisce la loro provenienza perché parlano kinyarwanda e non kirundi (due lingue molto si- mili, parlate nei due paesi, ma con evidenti differenze, ndr )». Si tratta dei famigerati interamwe , gli hutu rwandesi che vivono nel confinante Congo Rd dai tempi del genocidio in Rwanda (1994), in costante guerra con il regime di Kagame. «Questo spiega perché i quartieri a maggioranza tutsi, come Nyaka- biga, sono maggiormente presi di mira», ci dice il nostro interlocu- tore. Intanto, a fine gennaio Am- nesty International mostra le prove di fosse comuni. Conflitto etnico? La questione etnica, che sembrava risolta grazie agli accordi di Aru- sha, rischia di riaffiorare. Il giornalista burundese, rag- giunto via computer, ci spiega: «C’è una piccola dose di etnici- smo, ma in realtà è piuttosto un problema politico. Ovvero tutti quelli che sono contro il terzo mandato sono messi nello stesso bilancio si salda con 12 morti tra gli assalitori, che riescono a recu- perare armi dell’esercito rego- lare. Questa data sancisce la pre- senza della ribellione sulle colline intorno alla capitale Bujumbura. Si fanno chiamare Forze repubbli- cane del Burundi (Forebu) e Resi- stenza per uno stato di diritto in Burundi . A capo del Forebu sa- rebbe il generale Godefroid Niyombare, leader del tentato golpe di maggio. Anche la repressione fa un salto di qualità. Nella notte tra venerdì 11 e sabato 12 dicembre la polizia rastrella i quartieri cosiddetti «contestatari» dove si annidano gli oppositori. La mattina sono ol- tre 150 i cadaveri di giovani tro- vati lungo le strade della città, che ben presto le autorità fanno scomparire. «L’opposizione armata si è ormai dichiarata. Sono ben equipag- giati, hanno preso anche mate- riale radio dai depositi dell’eser- cito, e sono sulle colline intorno a Bujumbura», ci racconta un coo- © Phil Moore / AFP © Griff Tapper / AFP © Archivio CCM
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=