Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2016

GENNAIO-FEBBRAIO 2016 MC 59 • Lourdes | Arte | Spiritualità • MC ARTICOLI # A sinistra : «Trascendenza nell’im- manenza» di M. de Faykod, museo a cielo aperto in Provenza. # Sotto : Lourdes, processione delle lanterne sulla Spianata del rosario. La visione faceva scorrere i grani del suo, ma non muoveva le lab- bra. Quando ebbi finito il mio ro- sario, mi fece segno di avvici- narmi, ma non ho osato. Allora scomparve all'improvviso. […] Cammin facendo ho domandato alle mie compagne se non ave- vano visto niente. No, mi rispo- sero. L’ho domandato loro an- cora. Mi dissero che non avevano visto niente. Allora aggiunsero: - E tu hai visto qualcosa? Allora dissi loro: - Se non avete visto niente, neppure io». Le apparizioni si susseguirono e Bernadette ebbe la visione della Madonna ancora una seconda, una terza volta, fino a quindici volte di seguito dal 19 febbraio al 4 marzo 1858. Quattro anni dopo, nel 1862, il vescovo di Tarbes rico- nobbe ufficialmente l’autenticità delle apparizioni. La grotta di Lourdes, da allora, si è trasfor- mata in luogo di pellegrinaggio, cui accorrono sempre più fedeli, tanto da diventare terzo santuario cristiano al mondo per numero di visitatori all’anno. Guarigioni e preghiere La fede, la devozione profonda, la pace e la speranza presenti in questo angolo degli Alti Pirenei francesi derivano sia dalle appari- zioni e dalla meravigliosa storia di Bernadette, sia dalle numerose guarigioni registrate a seguito del pellegrinaggio stesso, o per ef- fetto di un’invocazione sincera a Nostra Signora di Lourdes. Le gua- rigioni, pur se reali, rimangono un mistero. Tuttavia, sono spiegabili se si ricordano le parole della Ma- donna: «Andate a bere alla sor- gente e a lavarvi». L’acqua che scorre a Lourdes - nelle fontane, nelle piscine, lungo il cammino chiamato proprio dell’acqua - ha in sé del miracoloso. Questo ele- mento liquido trae la sua forza dall’autenticità della fede, dalle preghiere, dall’intenzione con cui le orazioni vengono pronunciate. Proprio questa preghiera la si os- serva segnata da un incredibile ar- dore lungo «la Via Crucis», o me- glio, «le Vie Crucis». Quella più nota a Lourdes è stata realizzata e completata nel 1912 sulla collina sta dalla parte del prato (dal lato opposto alla grotta, nda ). Vidi che gli alberi non si muovevano. […] Appena alzai la testa guar- dando la grotta, scorsi una Si- gnora. Aveva un vestito bianco, un velo bianco e una cintura az- zurra e una rosa su ogni piede, del colore della catenella del suo rosario. Allora fui un po’ impres- sionata. Credevo di sbagliarmi. Mi strofinai gli occhi. Guardai an- cora e vidi sempre la stessa Si- gnora. Misi la mano in tasca; vi trovai il mio rosario. Volevo fare il segno della croce. Non potei ar- rivare con la mano fino alla fronte. La mano mi cadeva. Al- lora lo sbigottimento s’impadronì ancor più di me. La mia mano tremava. Tuttavia non fuggii. La Signora prese il rosario che te- neva tra le mani e fece il segno della croce. Allora provai una se- conda volta a farlo e potei. Ap- pena ebbi fatto il segno di croce scomparve il grande sbigotti- mento che provavo. Mi misi in gi- nocchio. Ho recitato il rosario in presenza di quella bella Signora. © AFP / Patrice Thebault

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=