Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2016

BURKINA FASO 14 MC GENNAIO-FEBBRAIO 2016 dei Mossì, come autorità morale riconosciuta da tutti. L’accordo, prevede il rientro nella caserma del Rsp e l’allontanamento a 50 km dalla capitale delle truppe del- l’esercito repubblicano. Ma circa 300 irriducibili si asserra- gliano nel campo militare Naaba Koom a ridosso del palazzo presi- denziale. L’esercito circonda la ca- serma, e il 29 mattina si odono colpi di obice. Naaba Koom viene bombardato e gli Rsp finalmente si arrendono. Il generale Diendéré era già fuggito e, rifiutato dalle ambasciate di Francia e Usa, si era rifugiato alla nunziatura, per poi consegnarsi alle autorità. Nei fornitissimi depositi del Naaba Koom si trovano anche armi provenienti dalla Costa d’A- vorio e dal Togo. Nei giorni successivi sono rese note intercettazioni telefoniche tra Guillaume Soro, presidente dell’Assemblea nazionale della Co- sta d’Avorio, e Djibril Bassolé, ge- nerale, già ministro della difesa di Compaoré. La casa di Soro a Oua- gadougou viene perquisita mentre Bassolé è arrestato per essere giu- dicato come complice del golpe. Risulta chiaro un fatto gravissimo: la Costa d’Avorio, dove Compaoré è in esilio, ha appoggiato i golpisti. Michel Kafando viene rimesso alla testa della transizione, è il go- verno ripristinato. Nel primo Con- siglio dei ministri viene formaliz- zata la dissoluzione del Rsp. Suc- cessivamente è rivista la Costitu- zione e l’articolo 37 che limita i mandati presidenziali è reso non modificabile. Dioulasso, l’ex presidente Jean- Baptiste Ouedraogo e il capo di stato maggiore dell’esercito Pin- grenoma Zagré. Il mediatore prin- cipale è il presidente del Senegal, Macky Sall, aiutato dall’omologo del Benin, Boni Yayi. La proposta di accordo che elaborano non piace però ai burkinabè che la re- spingono. È troppo filo putschisti: prevede l’amnistia per loro e la reintegrazione dei politici pro Compaoré alle elezioni. La mossa decisiva arriva dall’eser- cito repubblicano. All’alba del 22 settembre colonne di blindati la- sciano le città di Bobo, Kaya, Fada N’Gourma, Koudougou, Ouahi- gouya acclamati dalla folla lungo le strade. Gli ufficiali a capo di di- versi corpi si sono coordinati e hanno deciso di muovere verso la capitale. Sono momenti di grande tensione perché si teme uno scon- tro fratricida tra le due fazioni del- l’esercito. Viene invece intavolato un negoziato. Molti ufficiali delle due parti si conoscono per aver frequentato i corsi insieme. È pre- sente anche il Mogho Naaba, re Dall’Alto Volta all’insurrezione di ottobre 1960, 5 AGOSTO - L’Alto Volta diventa indipendente, Maurice Yameogo è il primo presidente. 1960-1983 - Si susseguono quattro colpi di stato e al- trettanti presidenti. 1983, 4 AGOSTO - Inizia la rivoluzione burkinabè, gui- data da Thomas Sankara e altri quattro compagni, tra i quali Blaise Compaoré. 1984, 4 AGOSTO - L’Alto Volta diventa Burkina Faso, il paese degli uomini integri. 1987, 15 OTTOBRE - Thomas Sankara e 12 collabora- tori più stretti vengono ammazzati. Blaise Compaoré diventa capo di stato. 1991 - Nuova Costituzione, multipartitismo e aper- ture democratiche, in linea con il dictat francese. 1991, 1998, 2005, 2010 - Elezioni presidenziali nelle quali Compaoré vince in solitaria. 1998, 13 DICEMBRE - Assassinio del noto giornalista investigativo Norbert Zongo. I sospetti portano al fratello di Blaise, François Compaoré, ma l’inchiesta è bloccata. 2011 - Diverse rivolte di piazza scuotono il potere Compaoré: studenti, parte dell’esercito, magistrati, commercianti. Ad aprile rivolta nella guardia presi- denziale. A giugno repressione della rivolta dell’eser- cito a Bobo-Dioulasso. 2013, MAGGIO - Legge per l’istituzione del Senato, allo scopo di modificare la Costituzione affinché Com- paoré si possa candidare nel 2015. 2014, DA GENNAIO - Diverse manifestazioni pacifiche contro la modifica costituzionale raccolgono milioni di persone in piazza. 2014, 30 OTTOBRE - Insurrezione popolare contro il voto per modificare la Costituzione. Il 31 ottobre Compaoré fugge in Costa d’Avorio. Messi in piedi or- gani di transizione (presidente, governo, consiglio na- zionale) per una durata di 12 mesi. Le vittime degli scontri sono 24 e i feriti oltre 600. 2015, 16 SETTEMBRE - Il generale Gilbert Diéndéré utilizza la guardia presidenziale per tentare un colpo di stato e bloccare la transizione. La popolazione rea- gisce, i sindacati dichiarano lo sciopero generale, l’e- sercito repubblicano si schiera contro il putsch. 2015, 30 SETTEMBRE - La transizione è ripristinata, i golpisti arrestati. I morti sono almeno 17 e i feriti 108. 2015, 29 NOVEMBRE - Elezioni presidenziali e legisla- tive. Roch Marc Christian Kaboré è il nuovo presi- dente. Da sempre pezzo grosso del regime Com- paoré, aveva rotto nel gennaio 2014. Ma.Bel. © Marco Bello

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