Missioni Consolata - Dicembre 2015
Francocielo 78 MC DICEMBRE 2015 L a parola «presepe» deriva dal latino «præsaepe, præsae- pium», e vuol dire «luogo che ha innanzi un recinto chiuso», greppia, mangiatoia. Il presepio è ancor oggi la rappresenta- zione più diffusa e poetica della natività di Gesù. Richiamandosi probabilmente al vangelo apocrifo di Giacomo, in cui è detto che tutti gli esseri viventi si immobilizzarono nel momento della nascita di Gesù, il presepio si è diffuso come un rappresenta- zione statica e tridimensionale della natività, mediante statuette di- sposte secondo la narrazione evangelica e l’estro del costruttore. Il vangelo di Luca fa allusione solo alla mangiatoia dove fu posto Gesù, mentre quelli apocrifi collocano questa in una grotta o capanna e, con un richiamo ad alcune frasi del profeta Isaia - «abiterà in una grotta alta di pietra dura» (Is 33,16), e «il bue ha riconosciuto il suo proprieta- rio e l’asino la mangiatoia del suo pa- drone» (Is 1,3) -, le affiancano il bue e l’asinello. Secondo la tradizione, il primo presepio sarebbe stato realizzato da san Francesco a Greggio, nel Natale del 1223. San Francesco non aveva però «inventato» il presepio, ma aveva ri- vissuto, in una grotta, la nascita di Gesù, mediante la lettura dei Vangeli durante la funzione religiosa. La popolarità del presepe si diffuse inizialmente nell’Italia del Sud (famose sono le scuole d’arte del pre- sepio sia napoletane che siciliane), poi, intorno al ’600, la tradizione si diffuse anche in Europa e, in seguito, con l’attività dei missionari, rag- giunse i confini della terra. Mentre fino agli inizi del XX secolo la natività era rappresentata se- condo l’iconografia occidentale o greco-ortodossa (Maria, bellissima adolescente, Giuseppe, vecchio con barba e bastone, Gesù, bianco, biondo e con occhi azzurri), a seguito della maturazione avvenuta nelle chiese locali, e della maggiore «incarnazione» del Vangelo nelle varie realtà culturali e ambientali, il presepio è diventato un’espressione del costume e degli aspetti fisici delle nuove popolazioni di credenti. Anche la filatelia ha recepito questa nuova cultura e ha prodotto nu- merosi francobolli che raffigurano la natività riproducendo i presepi propri della cultura locale. Dal continente africano, con la Sacra Fami- glia nera, all’America Latina, da cui oggi vengono esportati in tutto il mondo artistici presepi etnici. In questa pagina mostriamo solo alcuni dei molti francobolli raffigu- ranti presepi «africani» emessi negli anni nel Continente nero dove, sin dal 1902, sono presenti i missionari della Consolata. Angelo Siro Francocielo RUBRICA DI FILATELIA RELIGIOSA di Angelo Siro ILPRESEPE NELLAFILATELIA
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