Missioni Consolata - Dicembre 2015
MCO Fondazione Missioni Consolata Onlus Cooperando... www.missioniconsolataonlus.it Testo e foto di Chiara Giovetti RESISTERE E LOTTARE (FINO ALL’ULTIMO INDIO) «S ul fiume Catrimani l’acqua è sporchissima a causa del “ga- rimpo” (miniera, ndr ) che si è installato in un piccolo af- fluente del rio Lobo de Almada (affluente di destra del Ca- trimani), e si vede un continuo vai e vieni di aerei che sembra usino una pista di atterraggio costruita dai cercatori d’oro an- che in quel luogo. Gli Yanomami dicono che i “garimpeiros” sono molto numerosi». Così scriveva lo scorso settembre fratel Carlo Zac- quini , missionario della Consolata, da cinquant’anni nell’Amazzonia brasiliana, riportando quanto aveva appreso da diversi Yanomami, po- polo indigeno con il quale lavora da sempre. «Per il modo con cui lo af- fermano, suppongo che in quella regione (rio Apiaú e rio Catrimani) ci possano essere alcune migliaia di invasori (tutti con armi da fuoco na- turalmente)». Si tratta di un gruppo di Yanomami che non è ancora stato contattato, come si dice nel gergo degli antropologi, cioè non ha ancora avuto re- lazioni con popoli altri dal loro (o, più probabilmente, che sono in vo- lontario isolamento dopo contatti disastrosi). Fratel Carlo, al corrente dell’esistenza di questa comunità da mezzo secolo, avverte: queste persone corrono ora il rischio reale di essere sterminate dai cercatori d’oro. Fratel Carlo è stato in Italia per un ciclo di incontri lo scorso ottobre in- sieme al vice coordinatore del Consiglio Indigeno del Roraima (Cir), Ivaldo André , indigeno Makuxí, e a Enock Barroso Tenente , giovane rappresentante del popolo Taurepang, un altro gruppo indigeno della zona ( vedi foto pag. seguente ). Al centro dell’opera di sensibilizzazione che hanno portato avanti è il tema della effettiva protezione dei popoli indigeni dagli abusi che ancora oggi sono ben lontani dall’essere supe- rati. L’invasione delle terre demarcate, gli atti di violenza da parte dei cercatori d’oro e dei grandi coltivatori ( garimpeiros e fazendeiros ), la politica anti indigena del governo locale dello stato di Roraima sono Nel dossier MC dello scorso ottobre vi abbiamo raccontato i cinquant’anni dei missionari della Con- solata a Catrimani con il popolo yanomami. Ora allarghiamo lo sguardo anche su altre realtà dell’Amaz- zonia brasiliana nelle quali i missionari sono presenti, e sulle tante minacce che ancora oggi mettono in di- scussione il diritto dei popoli indigeni a vivere in pace nelle loro terre ancestrali. Vi proponiamo qualche idea per darci una mano.
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=