Missioni Consolata - Dicembre 2015
DOSSIER MC 50° AD GENTES • Uscita da una «Chiesa - gerarchia», creatrice di disuguaglianze, verso una «Chiesa - popolo di Dio», nel quale tutti sono fratelli e sorelle uniti in una immensa comunità fraterna. • Uscita da una «Chiesa - autorità» ecclesiastica, lontana dai suoi fedeli, a cui rischia di voltare le spalle, verso una «Chiesa - Buon Pastore», che cammina in mezzo al popolo, che ha l’odore delle pecore e il profumo della misericordia. • Uscita da una «Chiesa - papa» di tutti i cristiani e dei vescovi, che governa con il Diritto canonico, verso una «Chiesa - vescovo» di Roma, che pre- siede nella carità, e solamente così diventa papa della Chiesa universale. • Uscita da una «Chiesa - maestra» di dottrine e di norme, verso una «Chiesa - madre», tenera e misericordiosa, con le porte aperte per incon- trarsi con tutti, senza guardare la loro apparte- nenza religiosa, morale o ideologica, ponendo al centro le periferie esistenziali. • Uscita da una «Chiesa - ricca» di potere sacro, di pompe e di vestiti solenni, di palazzi apostolici e titoli nobiliari, verso una «Chiesa - povera» e per i poveri, spogliata di simboli di onore, serva e profe- ticamente contraria al sistema di accumulazione del denaro, l’idolo che produce sofferenza, miseria e morte. • Uscita da una «Chiesa che parla» dei poveri, verso una «Chiesa che cammina» con i poveri, dialoga con loro, li abbraccia e li difende. • Uscita da una «Chiesa - equidistante» di fronte ai sistemi politici ed economici, verso una «Chiesa che si schiera» a favore delle vittime e chiama per nome i responsabili delle ingiustizie; una Chiesa che invita a Roma i rappresentanti dei Movimenti sociali mondiali per discutere con loro su come creare possibili alternative. • Uscita da una «Chiesa - disciplina», dell’ordine e del rigore, nello stile degli scribi e dei farisei, verso una «Chiesa misericordia» impegnata nella rivoluzione della tenerezza e della cura, secondo l’esempio del Buon Samaritano. • Uscita da una «Chiesa triste», «con faccia da fu- nerale», verso una Chiesa che vive la gioia e la speranza del Vangelo. • Uscita da una «Chiesa senza il mondo», che ha permesso che nascesse un mondo senza Chiesa, verso una «Chiesa - mondo», sensibile al pro- blema dell’ecologia e del futuro della casa co- mune, la madre terra. S i tratta di formare una Chiesa nuova, che ritorni alla scuola di Gesù, che viva e dia te- stimonianza del messaggio essenziale del Vangelo e si faccia collaboratrice di Dio nella costruzione di un mondo nuovo che sia sa- cramento del Regno. Nasce così la missione nuova della Chiesa del Sud: la missione dei discepoli missionari. Impegnati con la loro vita nella liberazione dei poveri, nella inculturazione del Vangelo, nel dialogo interreli- gioso, nella cura del Creato. Il seme gettato dall’ Ad Gentes e concimato dall’ E- vangelii Nuntiandi si è convertito in albero nell’ E- vangelii Gaudium . Antonio Bonanomi Missionario della Consolata, formatore e animatorein Italia fino all’inizio degli anni ‘80, poi, per oltre trent’anni, missio- nario in Colombia tra gli indios Nasa del Cauca e consulente delle Conferenze episcopali latino americane (Celam). DICEMBRE 2015 MC 37 8 dicembre 1965, papa Paolo VI presiede, in Piazza san Pietro, la cerimonia di chiusura del Concilio Vaticano II. © Duofoto 1965
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