Missioni Consolata - Dicembre 2015
32 MC DICEMBRE 2015 3. GIUBILEO, MISERICORDIA, VOLTO C ome abbiamo anticipato nella puntata precedente ( cf MC 11/2015, p. 45 ), approfondiamo le parole chiave della bolla di indizione del giubileo di Papa Francesco che troviamo già nel ti- tolo: «Giubileo, Misericordia e Volto». GIUBILEO Il primo termine che esaminiamo è «Giubileo», parola di origine ebraica con una storia che po- trebbe sorprendere qualche lettore. In ebraico «jobèl» (plurale jobelìm ) significa «corno» (di mon- tone), cioè dell’ariete, il maschio adulto della pecora (Gs 6,5), e unito alla parola «shenàt» (anno - shenàt hajobèl ) significa «anno giubilare» (Lv 25,13). La domanda inevitabile è: che c’entra il Giubi- leo con il montone e le sue corna? Direttamente nulla, ma un nesso esiste, e per capirlo bisogna partire da lontano, da molto lontano. Il termine «jobèl» ricorre nella Bibbia 21 volte, la quasi totalità delle quali nel libro del Levitico che è un libro formato durante e dopo l’esilio di Babilonia, quindi nel sec. VI-V a.C., per cui possiamo affermare con certezza che si tratta di testi «tardivi». Nel libro di Giosuè, che è un poco anteriore al libro del Levitico, si racconta che sette sacerdoti dovevano suonare sette «shopheròt hajo- belìm», trombe di corno di ariete (Gs 6,4), prima di compiere la liturgia delle sette processioni at- torno alla città di Gerico. Il nesso tra il suono del corno di ariete, «jobèl», e la celebrazione del Giu- bileo come ritorno alla libertà, è sviluppato dalla tradizione giudaica riflettendo sull’episodio del sacrificio di Isacco in Gen 22,1-19, racconto che può essere datato intorno al sec. VII a.C., quindi ri- salente allo stesso periodo del Deuteronomio e del libro di Giosuè. Chi legge superficialmente la Bibbia, quando incontra il racconto del sacrificio di Isacco, rimane scandalizzato da un Dio disumano che chiede a un padre di sacrificare il figlio per provare la sua fede. Come si permette questo Dio disumano di osare tanto? A una lettura più attenta però sco- priamo che l’obiettivo è esattamente l’opposto, ma perseguito secondo i criteri e le modalità di racconto degli antichi, la cui vita era vissuta in riferimento alle divinità e interpretata solo ed esclu- sivamente alla luce della religiosità diffusa. Misericordia voglio STORIA DEL GIUBILEO di Paolo Farinella, prete # Il sacrificio di Isacco, interpretato dall’artista ugandese Leonard W. Kateete per il santuario di Marsabit (Kenya). © Gigi Anataloni
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