Missioni Consolata - Dicembre 2015
MC ARTICOLI DICEMBRE 2015 MC 17 store del magazzino e l’altra la banca rurale che ha attivato il cre- dito. A fine stagione secca il pro- duttore restituisce il credito e ri- ceve indietro i suoi sacchi dati in garanzia, nel momento più duro per lui, quando i granai sono vuoti, i prezzi sono alle stelle e allo stesso tempo occorre iniziare a lavorare la terra in attesa delle piogge. Ora può vendere il suo ce- reale (a prezzo di mercato ele- vato), oppure utilizzarlo per nu- trire la famiglia. Molti parlano del- l’operazione di restituzione dei sacchi come di un «secondo rac- colto». Se il contadino non rim- borsa il credito, la banca rurale ha diritto a vendere il suoi sacchi di cereale per recuperarlo. Dal 2005 un’unione di produttori di Dissin, altro dipartimento nel Sud Ovest, ma fuori dalla zona in cui opera la Cisv, sperimenta forme di warrantage . Le Unioni di stoccaggio di Founzan, Koti e Oronkua visitano i colleghi di Dis- sin e nel 2007 iniziano la speri- mentazione utilizzando i propri magazzini già realizzati con pro- getti passati. Dopo due cicli di warrantage i ri- sultati sono molto incoraggianti. Tutti i contadini rimborsano il cre- dito, il che non è affatto scontato. Nello stesso periodo nasce la Co- psa-C. Andrea Ghione, responsa- bile della Cisv per il Burkina Faso, insieme a Matteo Cortese, capo progetto nel Sud Ovest, credono nella nuova tecnica. Entrambi for- mati alla microfinanza rurale, affi- nano il meccanismo e lo adattano al contesto locale. Ne seguono formazioni rivolte agli operatori della cooperativa, delle unioni e atelier per divulgare tra i conta- dini la tecnica. Anche Daniel Mar- chal compie una prima visita a Founzan, conosce Félicité e con il tempo si attaccherà all’espe- rienza del Burkina Faso, aiutando con i suoi consigli. Restano in piedi alcuni interroga- tivi, che Matteo Cortese esplicita: «Quello che abbiamo fatto finora è sostenibile? È interessante certo, ma ha senso sovvenzionare queste iniziative? O dovrebbe farlo lo stato burkinabè? Ad esem- pio il magazzino per il warrantage deve essere fatto a regola d’arte per essere accettato dalla banca rurale: occorrono fondi». E conti- nua: «C’è ancora un elemento di sovvenzione forte da parte della Ong, per pagare alcuni stipendi di dipendenti della cooperativa. Oc- corre liberarsi da questa dipen- denza. La riseria si è rivelata non auto sufficiente, mentre il warran- tage funziona bene e porta del reddito alla cooperativa». Ogni sacco immagazzinato prevede una piccola tassa e c’è un beneficio an- che su altri servizi. Un esempio che fa scuola Grazie ad altri finanziatori, come la Cooperazione Svizzera, la Fao e l’Ifad con fondi italiani e tedeschi (Fondo internazionale per l’agri- coltura e lo sviluppo, agenzia delle Nazioni unite), la Copsa-C costruisce il Centro di formazione sul warrantage che diventa un ri- ferimento regionale. Da Niger, Mali, Guinea, giungono contadini per seguire corsi residenziali su questa tecnica di micro credito, che è ormai riconosciuta come un efficiente strumento di lotta al- l’insicurezza alimentare. E anche questo servizio porta reddito alla cooperativa. Félicité mette l’accento sul cam- biamento di paradigma che do- vrebbe avere la cooperazione: «Molti progetti sono ingessati, sono scritti in ufficio dall’Ong, che pensa vada bene fare in un certo modo. Allora la realizzazione in- contrerà molte difficoltà. Non si possono fare le cose al posto della gente locale. Lavoriamo in- sieme per scrivere qualcosa. Le idee devono venire da noi: dob- biamo essere coinvolti, prima, durante e dopo, quando il finan- ziamento non ci sarà più. E que- sto lo abbiamo ottenuto solo con la Cospsa-C». Quale diventa quindi il ruolo del- l’Ong? «Accompagnamento. È il ruolo dell’ostetrica: mi aiuta a partorire le idee ma non le parto- risce al mio posto». Oggi Copsa-C lavora con molti partner internazionali: «Sono progetti scritti da noi, presentati, discussi ed eseguiti. La coopera- tiva è diventata un attore di svi- luppo». Marco Bello Nel prossimo numero Commenti sul fallito colpo di stato e sulle elezioni presidenziali di fine novembre.
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=