Missioni Consolata - Dicembre 2015
bUrkina Faso Testo e foto di MARCO BELLO 10 MC DICEMBRE 2015 F ounzan . «Era una realtà particolare. La strada ster- rata per arrivare in zona era terribile e fu asfaltata solo alcuni anni dopo. Un ambiente selvaggio e verdeggiante che mi ricordava il Burundi». Federico Perotti, oggi presidente dell’Ong Cisv, all’epoca responsabile dei progetti in alcuni paesi saheliani, tra cui il Burkina Faso, ricorda la prima visita nel Sud Ovest del paese. È il 1997, anno in cui l’Ong di To- rino inizierà a lavorare nell’area, per poi rimanerci fino a oggi. «Era paradossale: ci trovavamo al Sud, zona più fertile del paese, quindi ci aspettavamo più ric- I GUARDIANI DELLA TERRA chezza, maggiore produzione ali- mentare, invece ci siamo trovati in una realtà che all’apparenza era più destrutturata, e anche ar- retrata, rispetto alla società burkinabè che conoscevo nell’a- rido Nord. Anche l’aspetto fisico delle persone, ad esempio il modo di vestirsi, dava un’imma- gine di trascuratezza. Una realtà, quindi, in cui sarebbe stato inte- ressante lavorare come Ong di sviluppo». Il responsabile della Cisv, già da al- cuni anni presente nel Nord del paese, cercava nuove zone nelle quali intervenire, ed è stato invi- tato a recarsi nel Sud Ovest dal- l’Ong Uvisp (Unione volontariato sud ovest del burkina Faso. Una ong ci ap- proda per caso. i primi progetti deludono. ma qualcuno ci crede e si decide di restare. si creano le condizioni per una cooperazione di eccellenza. Un caso diventato oggetto di studio ed esempio nel settore. siamo andati a scoprirlo. Una presenza di 18 anni, Un impegno che ha cambiato la vita di molti
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