Missioni Consolata - Novembre 2015

26 ottobre 1987; da Guadalupe Mejía, responsabile del Codefam «Marianella García Villas», una realtà che si interessa di memo- ria storica (in particolare di vit- time della violenza), e vedova di Justo Mejía, torturato e assassi- nato dai militari; da Miriam Me- drano, autrice di un volume su Lil Milagro, una cara amica di Ma- rianella che però, a differenza sua, scelse la strada della lotta armata contro la dittatura, pa- gando con la vita; e da un avvo- cato che conobbe Marianella. La tomba è nel settore delle vittime illustri, in una cappella che sopra l’ingresso riporta la scritta «Be- neficencia Spagnola». La cap- pella era chiusa a chiave ed è stato necessario rivolgersi, i giorni precedenti, all’Ambasciata spagnola e al Centro spagnolo perché ci venissero ad aprire. Il custode del cimitero, incaricato dal 1990, ci conferma che in tutti questi anni mai nessuno ha chie- sto di vedere la tomba di Maria- eL SALVADOR di ANSELMO PALINI proprio popolo oppresso da una feroce dittatura militare. E poi nessuno sapeva dove fosse la sua tomba. Solamente nello scorso mese di agosto, grazie al- l’interessamento e alla cocciutag- gine di Enza D’Agosto, presidente dell’associazione «Marianella García Villas» di Sommariva del Bosco (Cuneo), una realtà da dieci anni impegnata in progetti di solidarietà con El Salvador, la tomba è stata ritrovata: si trova nel Cementerio de los illustres a San Salvador. Questo è il diario del viaggio verso la sua tomba. Al cimitero di San Salvador Venerdì 14 agosto assieme a Enza mi avvio verso il Cementerio de los illustres a San Salvador. Siamo accompagnati da Mirna Perla, già magistrato della Corte suprema di Giustizia e vedova di Herbert Sanabria, coordinatore della Commissione diritti umani (la stessa di cui fu presidente Maria- nella), assassinato dai militari il T ra le migliaia di martiri e vittime della repressione, in El Salvador la figura di Ma- rianella García Villas, assas- sinata il 14 marzo 1983, è ben nota tra coloro che hanno parte- cipato alla lotta contro la ditta- tura militare tra il 1980 e il 1992. Marianella venne diverse volte in Italia a chiedere solidarietà per il proprio popolo. E un mese dopo la sua morte fu ricordata a Roma in Campidoglio alla presenza del presidente della Repubblica San- dro Pertini e della presidente della Camera Nilde Jotti. Tuttavia su di lei non vi è, nel pic- colo paese centroamericano, al- cuna pubblicazione significativa, se non qualche testo in libri o rivi- ste. Marianella non era una lea- der politica o una esponente sin- dacale o religiosa. Era una gio- vane donna che già da studen- tessa universitaria aveva capito da che parte stare: accanto al 48 MC NOVEMBRE 2015 SULLA TOMBA DI MARIAneLLA GARCÍA VILLAS Il 14 marzo del 1983, tre anni dopo l’ucci- sione di monsignor Romero, viene assassinata Marianella García Villas, avvocata e presidente della Commissione per i diritti umani. Aveva 34 anni. Un’associa- zione italiana si è recata in Salvador in cerca della sua tomba. «L’AVVOCATA DEVE MORIRE»

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