Missioni Consolata - Novembre 2015

droga un facile modo per guada- gnare fama, soldi, rispetto e na- turalmente potere. E da lavorare lo stato ne avrebbe anche in quelle favelas pacificate dove la convivenza tra abitanti e agenti della Upp è spesso messa a ri- schio da incresciosi abusi di po- tere da parte delle forze dell’or- dine che portano a violente rea- zioni della popolazione. Pallottole vaganti A parlarcene è Miramar, il re- sponsabile della comunità catto- lica del Morro do Borel, cono- sciuto in tutto il quartiere perché voce di «Radio Grande Tijuca» (sito web: rgt105fm.tk) , l’emit- tente radiofonica che trasmette ormai da dodici anni dalla favela. Quando lo incontriamo all’interno degli studi della radio ci spiega come è cambiata la vita dopo la pacificazione, ci racconta ad esempio di quando le vie della co- munità, affollate di persone che rientravano a casa da lavoro e da BRASILE 22 MC NOVEMBRE 2015 scuola, erano il luogo della quoti- diana guerra tra trafficanti. Chi era per strada quindi doveva cor- rere a ripararsi aspettando, anche fino a tardi, che il fuoco cessasse. «Non eravamo padroni delle no- stre vite e dei nostri spazi, ma oggi fortunatamente tutto questo è cambiato e, da tempo, le armi dei trafficanti hanno smesso di sparare», racconta Miramar che poi aggiunge, «Il rapporto con la Polizia pacificatrice è però allo stesso tempo molto complicato: gli agenti della Upp che sono di stanza nella nostra comunità non ruotano mai con gli uomini dei commissariati delle altre favelas. Questo permette una più facile integrazione con gli abitanti del quartiere, però facilita anche la corruzione, per cui i trafficanti rie- scono ad avere mani libere in cambio di tangenti alle forze del- l’ordine. Così, mentre i grandi cri- minali restano impuniti e conti- nuano ad arricchirsi, la polizia conduce violente operazioni anti droga contro piccoli spacciatori che, nei tentativi di fuga, vengono spesso uccisi dal fuoco degli agenti. Capita anche che a finirci in mezzo siano i nostri ragazzi i quali, vittime di un dilagante raz- zismo, solo perché neri vengono identificati come spacciatori e coinvolti in violenti conflitti. In- somma ancora oggi i nostri figli non sono liberi di crescere e gio- care per strada senza il rischio che un proiettile vagante possa col- pirli». Miramar e il gruppo della comunità cattolica da anni sono impegnati in prima linea per cer- care una mediazione nella difficile convivenza tra abitanti e agenti di polizia. In più, dal momento che il prete vive distante dalla comunità e raggiunge la piccola chiesa della favela solo la domenica mattina per celebrare messa, i fedeli si sono organizzati autonomamente creando una rete di aiuto e soli- darietà che gira attorno alla radio di Miramar. Spazzatura e amianto I temi su cui lavorano sono sva- riati, ma tutti convergono sui principali problemi quotidiani che la gente deve affrontare, uno fra tutti quello dei rifiuti. Più che un problema quello della spazzatura è una vera e propria piaga che in- festa le strade propagando per # In alto a destra : un manifesto delle autorità di Rio elogia l’opera delle «Unità di polizia pacificatrice» (Upp): «La pacificazione procede». A destra : una spettacolare veduta di Rio. Sopra una via all’interno di una favela.

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