Missioni Consolata - Ottobre 2015

promuovere un anno della riconci- liazione a livello continentale per chiedere a Dio un perdono specia- le per tutti i mali e le ferite che gli esseri umani si sono inflitti gli uni gli altri in Africa, e affinché si ri- concilino le persone e i gruppi che sono stati offesi nella Chiesa e nell’insieme della società». (Radio Vaticana) FILIPPINE IL FUTURO DELLA CHIESA I l Card. Luis Antonio Tagle, arci- vescovo di Manila, ha riferito che durante un suo recente incontro con il Papa ha chiesto al Pontefice di non essere eletto a capo della Caritas Internationalis e della Fe- derazione Biblica Cattolica, ma il Pontefice ha rifiutato dicendo di volervi un asiatico, perché «Il futu- ro della Chiesa è in Asia». «Non è una questione d’onore - ha detto il Cardinale -, ma sicuramente è un tema di grande responsabilità, u- na grande missione». La Chiesa in Asia, ha aggiunto, «prende sul se- rio la nostra missione ed è in cer- ca di metodi che ci permettano di dare un contributo alla Chiesa mondiale, in termini di riflessione, ricerca e prassi». (News cattoliche) INDONESIA LA PIU’ ALTA DEL MONDO A lmeno 30 mila persone, prove- nienti da centinaia di parroc- chie, si sono radunate domenica 16 agosto a Gua Maria (La grotta di Maria) di Ambarawa per la benedi- zione della statua dedicata alla Madonna più alta al mondo. I fedeli hanno così festeggiato il 61° anni- versario del santuario mariano, il secondo per importanza dello Java centrale. Sette vescovi hanno pre- sieduto la messa, insieme a 15 sa- cerdoti dell’arcidiocesi di Sama- rang. Conclusa la funzione, l’arci- vescovo Johannes Pujasumarta, utilizzando una gru, ha cosparso di acqua benedetta la statua di Santa Maria Assunta, alta 42 metri. Tre scultori religiosi locali - Kuncoro (45), Adi Nugroho (40) e Agung Hartanto (38) - hanno progettato il monumento, che sorge nei pressi del santuario. Il trio è molto famo- so per avere ideato decine di sta- tue a tema religioso in tutto il pae- se. Una settimana prima della ce- lebrazione, il santuario ha ospitato un convegno interreligioso a cui hanno preso parte anche alcuni leader musulmani insieme ai loro studenti, che hanno compiuto una danza sufi all’ombra della statua dell’Assunta. (AsiaNews) AFRICA RICONCILIAZIONE I n occasione del suo 46° anniver- sario di fondazione, il Simposio delle Conferenze episcopali di A- frica e Madagascar (Secam) ha in- detto uno speciale Anno Africano per la Riconciliazione. Dedicato al tema «Un’Africa riconciliata per u- na pacifica coesistenza», l’anno è stato lanciato il 29 luglio con una solenne celebrazione eucaristica ad Accra, in Ghana, e si conclu- derà il 29 luglio 2016, durante la 17ª Assemblea plenaria dell’asso- ciazione in Angola. L’iniziativa ri- sponde all’invito rivolto nel 2011 da Benedetto XVI agli episcopati a- fricani nell’Esortazione apostolica post-sinodale Africae Munus «a A l Nord della Costa d’Avorio, soprattutto a Dianra, il dialogo interreligioso è una necessità e una sfida nello stesso tempo che ispira un cammino fatto di piccoli passi. Viviamo in un ambiente caratteriz- zato da una forte presenza musulmana. Di fronte a questa realtà possiamo chiuderci nella nostra piccola cerchia di cristiani, oppure possiamo aprirci al contatto con gli altri e cercare vie d’amicizia e col- laborazione a progetti in comune. Abbiamo scelto l’amicizia e «il dialogo delle opere»: un lungo cammino che conduce a quello che il Vangelo chiama il Regno di Dio. Il nostro dialogo interreligioso con l’ambiente musulmano si concretizza in una relazione di amicizia, visite reciproche in occasione delle grandi feste islamiche o cristiane e partecipazione ai nostri progetti di promozione umana e sociale, ecc. Una buona parte delle persone che beneficiano dei nostri progetti di salute, alfabetizzazione o microcredito sono mu- sulmane. Il medico responsabile del nostro centro di salute «Giuseppe Allamano» è un musulmano che ci edifica per la sua competenza, onestà e religiosità e la stessa cosa possiamo dire di molte altre persone con le quali viviamo e lavoriamo. La situazione attuale del mondo, a cominciare dai paesi vicini alla Costa d’Avo- rio, ci invita a proseguire su questo cammino. Il fon- damentalismo, il terrore e l’intolleranza sono molto vicini a noi e più che una sfida costituiscono una mi- naccia. Facciamo nostro il pressante appello di Papa Francesco ai diversi gruppi di vescovi dell’Africa del- l’Ovest di approfittare di ogni occasione per creare dialogo e amicizia. Imc COSTA D’AVORIO: DIALOGO INTERRELIGIOSO OTTOBRE 2015 MC 9 La Chiesa nel mondo # Costa d’Avorio - i padri della missione di Dianra: Boniface Sambu-Sambu, Manolo Grau e Matteo Pettinari.

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