Missioni Consolata - Ottobre 2015
sono di uffici da affittare, mentre gli ultimi tre sono riservati per le attività della diocesi. È costato cinque milioni di euro ed è stato inaugurato il 23 ago- sto 2013. Ma tale costru- zione non è frutto della fantasia del card. Njue. Quando lui è diventato ar- civescovo di Nairobi, nel 2007, il progetto era già in stato molto avanzato, ap- provato dall’arcivescovo precedente, dal Consiglio economico e dal Consiglio presbiterale dell’arcidio- cesi e dalle autorità civili competenti. 2. All’origine del progetto c’è il desiderio della Chie- sa di Nairobi di rendersi indipendente dalle dona- zioni fatte dalle Chiese sorelle d’Europa e d’Ame- rica, e dai sussidi di Pro- paganda Fide. Essendo chiaro che le offerte dei fedeli non sono sufficienti per le spese che una dio- cesi in continua crescita deve affrontare (semina- rio, sacerdoti, uffici, nuo- ve parrocchie - ce ne vor- rebbero subito almeno 40 nuove di zecca: terreno, chiesa e strutture parroc- chiali) e che non si può contare in eterno sulle donazioni dall’estero (in diminuzione, anche per la crisi economica genera- lizzata), la Chiesa del Kenya ha lanciato una po- litica per «contare sulle proprie forze» ( self-re- liance ) e «auto sostener- si» ( self-supporting ). 3. Per quanto il progetto sia discutibile, l’idea è va- lida, anche se il vecchio giardino dietro alla catte- drale era più romantico. Una volta pagati i debiti, sarà un investimento si- curo, pulito e duraturo, pur rimanendo sempre un fattore di rischio: l’uomo. Infatti quando ci sono di mezzo molti soldi, anche dei buoni cattolici posso- no essere tentati dalla corruzione. Forse per questo hanno dedicato la «plaza» (un nome che ben si associa con «affari») al card. Otunga (1923-2003) che era invece un uomo 6 MC OTTOBRE 2015 redazione@rivistamissioniconsolata.it mcredazioneweb@gmail.com Viaggi in rete? Scopri lo sfogliabile di MC. Sfoglia la rivista online: www.rivistamissioniconsolata.it con un click giri le pagine, scarichi in pdf quel che ti interessa, ricerchi una parola, ingrandisci a piacimento... risorto, dimostrando di non essere un invasato, e se chi lo ha visto risorto (dichiarando di aver fati- cato a crederlo risorto) non avesse preferito mo- rire che negare la verità, saremmo stolti a esser cristiani. Dio seguita a cercare l’uomo. Ma l’uomo è as- sente e sordo. E specie ora che l’uomo si sente molto «evoluto», fa fatica a credere al Risorto. Sbattiamo continuamen- te in faccia la verità in- credibile. Scusatemi, ma mi vedo intorno tanta nebbia. Fa- te chiaro voi! A tutti! Pina Tiezzi Moscaldi Asciano (Si), 01/08/2015 PADRE TARCISIO Vi sono grato per aver ri- cordato il fante, il sem- plice, il piccolo grande Tarcisio (Crestani). L'ho incontrato nella missio- ne di Mater Dei a Kim- bondo, Kinshasa, dieci anni fa. Mi ha dato molte chiavi per conoscere la Rdc. L’avevo conosciuto a Torino nei primi anni Settanta e poi più nessu- na sua notizia. Quando glielo dissi mi rispose: «Caro mio, sono stato di- menticato, da 30 anni nessuno mi ha mai cer- cato, non sono nessu- no». E invece quanto conta essere semplice (la sua camera aveva solo l'es- senziale) per essere in sintonia con le persone che incontri. Grazie Tar- cisio Maurizio M. 02/08/2015 molto sobrio e staccato dai soldi, un santo. 4. Il card. John Njue rima- ne sempre lo stesso: gui- da personalmente la sua auto, che non ha i vetri o- scurati, ed è sempre mol- to attento alle necessità dei suoi fedeli, sapendo bene che solo un milione degli abitanti di Nairobi è benestante o davvero ric- co, mentre gli altri quattro (o più) milioni vivono sotto il livello di povertà. 5. Il parcheggio multipia- no. Non ho informazioni in merito, ma tenendo conto del traffico ipercon- gestionato di Nairobi e della cronica mancanza di parcheggi nel centro sto- rico della città dove si tro- va la cattedrale, ritengo che anche questo potreb- be essere un investimento intelligente. A mio parere la questione dovrebbe es- sere vista come un fatto positivo, perché segna un’inversione di tenden- za: invece di continuare a elemosinare aiuti dalle Chiese sorelle, la Chiesa d’Africa sta cominciando a valorizzare le risorse lo- cali per rispondere ai suoi crescenti bisogni. DIO CERCA L’UOMO Cari, anzi, carissimi missionari, prima di tutto grazie di seguitare a mandarmi la vostra rivista… ho ormai compiuto 90 anni, ma non ho mai finora trovato stampa che chiamasse pane al pane e vino al vi- no senza paure né timi- dezze, svelando le occul- te (ma non tanto) violen- ze dei potentati. Però ogni qual volta fini- sco di leggere sono im- paurita del potere demo- niaco che sta stravolgen- do la vita dei terrestri, sottomettendoli al pre- dominio del potere e del- l’avere. Certo, Cristo, e il suo po- polo, cioè il corpo misti- co, seguiteranno a esse- re perseguitati fino alla fine del mondo. E questo mi spaventa. Perché vi scrivo? Sì, sono forse presuntuosa e un po’ sfacciata. Ma voglio dirvi una cosa che mi pa- re assai importante. L’a- pertura agli altri - anche alle altre religioni - mi fu insegnata fin dai 18 anni. Mi fu insegnato che tutti gli onesti davanti a Dio, appartengono al Logos, sono il Suo corpo mistico - anche se non lo sanno. Ma mi fu pure insegnato, che non tutte le religioni sono pari, come sembra indicare un certo sincre- tismo religioso che si va diffondendo a macchia d’olio. Mi fu insegnata una ve- rità senza la quale non so davvero se avrei potu- to appartenere a una Chiesa che, allora, predi- cava più che altro un perbenismo molto bor- ghese e ipocrita, chiusa nelle forme esteriori, senza vita spirituale. La verità è che il Cristiane- simo non è una religione, (ma) è una rivelazione! Fin da quando Abramo parte da Ur, è Dio che lo muove, e attraverso i se- coli parla per mezzo dei profeti al popolo «di dura cervice», sempre dispo- sto all’idolatria, correg- gendolo e sostenendolo perché «i tempi sono maturi». Allora Dio si fa addirittura uomo. È forse questa verità che fa paura alla gente? Anche sfrondando tutte le sovrastrutture – litur- giche e filosofiche –, la base è questa. Non è l’uomo che cerca Dio, ma Dio che si rivela all’uo- mo. E se Gesù non fosse
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