Missioni Consolata - Ottobre 2015

OTTOBRE 2015 MC 35 Cimi) fino a noi - battezzati con un nome yano- mami e tornati bambini per la voglia di imparare, si sono lasciati condurre per mano sui sentieri in- tricati della foresta, sulle spumeggianti rapide dei fiumi, nei segreti della lingua, nel mitico mondo dello sciamanesimo, della spiritualità e della cul- tura yanomami. Una breccia mortale: «napëpë mohoti» Per 7 anni il nostro lavoro principale fu quello di salvare vite. La costruzione della Perimetrale Norte, aveva squarciato la foresta e aperto una breccia fatale nell’isolamento dei gruppi yano- mami. Sospesa a metà degli anni ’70, le centinaia di lavoratori se ne andarono lasciando una eredità di malattie mortali per popolazioni con bassa resi- stenza. Malattie che sfuggivano al potere di cura degli sciamani ( xapuripë ): morbillo, malaria, raf- freddori, infezioni intestinali, verminosi, tuberco- losi. Un’epidemia di morbillo, nonostante il pronto intervento di padre Saffirio e fratel Carlo, aveva già decimato i gruppi yanomami dell’alto Catri- mani e del fiume Lobo de Almada. Quante volte, dopo una corsa affannata di un giorno o una notte, con bambini arsi dalla febbre, arrivavo all’ospeda- letto col piccolo morto... Tra i disperati pianti fu- nebri, accovacciato con la testa sulle ginocchia, piangendo sussurravo: «O mio Dio, non riusciamo a salvarli tutti...». Nell’87 gruppi isolati di cercatori d’oro illegali ( ga- rimpeiros ) cominciarono a invadere la terra yano- mami. Con un gruppo di indios e agenti della Fu- nai e della polizia federale, partecipai a una spedi- zione a un affluente del fiume Apiaú allo scopo di localizzare e distruggere un garimpo . Vidi resti di accampamenti di indios, baracche di legno, fore- sta squarciata, ruscelli sviscerati, grandi buche con acqua stagnante, nugoli di moscerini, uomini seminudi, coperti di fango e con fucili in mano, bottiglie di cachaça , taniche di mercurio. A metà del 1987, un massacro di indios nella re- gione del fiume Paapiú (a circa 300 chilometri da Catrimani), divulgato a livello nazionale, rivelò l’e- sistenza di oro nelle terre yanomami scatenando la corsa al prezioso metallo. Politici e giornali di Roraima avevano nel frattempo iniziato una du- rissima campagna contro i missionari, accusati di organizzare la resistenza armata degli indios. Così, nell’agosto del 1987, sulla pista in terra bat- tuta della missione, atterrarono due piccoli aerei: 4 agenti della polizia federale armati di mitraglia- trici e 2 agenti della Funai portavano l’ordine di espulsione dei missionari. Furono 7 ore di agonia e tensione, dialogando col vescovo via radio sotto il tiro delle armi dei federali, accerchiati da un nu- golo di indios inquieti armati di archi e frecce. Col cuore a pezzi, dopo avere tranquilizzato gli indios, Sopra : gruppo di anziane e giovani donne impegnate a maci- nare radici di manioca già sbucciata e lavata; servirà a otte- nere la farina usata per preparare focacce («beijù»). DOSSIER MC L’INCONTRO © Daniele Romeo / 2015

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