Missioni Consolata - Ottobre 2015

OTTOBRE 2015 MC 33 LACAPPELLA NONÈALCENTRO DI G UGLIELMO D AMIOLI LO STILE NUOVO DI CATRIMANI Cinquant’anni fa - era l’ottobre del 1965 - i padri Bindo Meldolesi e Giovanni Calleri arrivarono tra gli Yanomami del fiume Catrimani. Dopo un periodo di scoperta reciproca, la scelta dei mis- sionari fu quella di costruire una missione con la casa comune degli indigeni, la yano (maloca), al centro. Un cambio di paradigma rivoluzionario. In queste pagine i ricordi di Guglielmo Damioli, che a Catrimani ha trascorso vent’anni. D a bambino facevo parte di una banda che giocava nei boschi di Cividate Camuno (Brescia), in Val Camonica. La domenica amavamo andare al cinema dell’oratorio a vedere i film di «banditi e indiani». Nel momento in cui la cavalleria irrompeva nel villaggio incen- diando le capanne e facendo a pezzi gli indiani con le sciabole, noi gridavamo «arrivano i nostri». Qualche anno dopo, la mia prospettiva cambiò. Quando ero un giovane studente, mi arrivò infatti tra le mani un libro dal titolo Tra gli indios dell’A- piaú . L’autore si chiamava Silvano Sabatini, un missionario della Consolata. Ricordo la foto di una giovane donna, dentro una canoa, con un bambino in braccio. Aveva un bel volto, capelli neri con frangia, espressione emblematica. Nudità, acqua e foresta. Quel libro rappresentò il mio primo, vero incontro con gli indios. L’immaginario popo- lato da indiani selvaggi lasciava spazio alla realtà misteriosa degli indios dell’Amazzonia. Mentre frequentavo l’Università Gregoriana tentando di coniugare le verità dei professori con lo spirito ri- voluzionario dei documenti conciliari, Silvano Sa- batini, già con fama di «indio», venne a invadere il mio mondo. Forse lui aveva solo bisogno di qual- cuno che lo ascoltasse, ma io permisi che mi pren- desse il cuore. Con la destinazione per Roraima come obiettivo, già focalizzato sull’indigenismo, frequentai la facoltà di missiologia. Con la sete di sapere tutto sugli indios, divorai testi di storia delle religioni, antropologia, dialogo religioso, cul- tura e simbologia dei popoli delle foreste tropicali, In basso : una grande «yano» (maloca) immersa nel verde della foresta amazzonica, non lontana da Catrimani. DOSSIER MC L’INCONTRO © Daniele Romeo / 2015

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