Missioni Consolata - Ottobre 2015
MC ARTICOLI sia evangelica, abbiamo bisogno di «sporcarci le mani di fango» per condividere con gli ultimi la loro situazione e allora saper narrare il Vangelo dell’esperienza, e non solo quello delle parole. La strada dell’animazione missionaria oggi è quella della vita vissuta e condivisa nelle aeree più diffi- cili e povere del mondo. Come missionari do- vremmo rimanere costantemente in contatto con la realtà della nostra gente e sentirci «mendicanti di senso». Ma troppo spesso siamo lontani dalla realtà, chiusi nelle nostre sicurezze, rispondiamo a domande che nessuno pone. Per rispondere alle esigenze della missione attuale è necessaria una grande sensibilità sociale. In que- sto modo il contatto con la realtà, letta con gli oc- chi della fede, indicherà il progetto che il Signore propone per noi. È necessario leggere attenta- mente i segni dei tempi e dei luoghi, e lasciarsi in- terpellare da questi. L’impegno nella animazione missionaria comporta una profonda conversione personale, comunitaria e pastorale, altrimenti siamo come «cembali squillanti». La missione è sempre nel segno della speranza: speranza fondata in Cristo e nel Vangelo. Sperando contro ogni spe- ranza. Una speranza d’origine pasquale che certa- mente avrà futuro perché fondata in Lui. Vivendo e facendo così ci saranno, certamente, ancora gio- vani generosi che sceglieranno di dare la vita per il Vangelo e per i poveri. Voglio terminare con un messaggio di san France- sco, a me particolarmente caro in questo tempo, perché lo considero d’ispirazione riguardo la nostra presenza costruttiva nella storia attuale e guida della Chiesa e del nostro Istituto. Egli scriveva ai suoi frati inviati in missione: «Siamo pochi e non abbiamo prestigio. Che cosa possiamo fare per consolidare le colonne della Chiesa? Contro i Sara- ceni non possiamo lottare perché non possediamo armi. E poi che cosa si ottiene combattendo? Non possiamo lottare contro gli eretici perché ci man- cano argomenti dialettici e preparazione intellet- tuale. Noi possiamo offrire solo le armi dei piccoli, cioè: amore, povertà, pace. Che cosa possiamo mettere al servizio della Chiesa? Solo questo: vi- vere alla lettera il Vangelo del Signore». Che questo sia il nostro cammino e la nostra strada! Romina Remigio
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