Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2015
S e il volume di Piasere ha tra i suoi scopi quello di mostrare la comples- sità e una certa irriducibilità delle po- polazioni Rom a schemi semplicistici che portano con sé il rischio delle generaliz- zazioni, Romanipè 2.0 si pone come obiettivo proprio quello di dare delle indicazioni di base semplici e chiare a chiunque non avesse alcuna conoscenza del mondo rom, allo scopo di offrire una prima, seppur rudimen- tale, infarinatura. L’operazione è rischiosa, perché proporre 99 cartoncini con una domanda e una risposta ciascuno sui Rom, la loro storia, cultura, situa- zione sociale, educativa, e sulle prospettive future, non porta certamente con sé la realtà densa, contradditto- ria, sfaccettata che ogni popolo è. Però è un’operazione importante, soprattutto in una fase storica nella quale il discorso d’odio nei confronti dei Rom appare comple- tamente sdoganato, anche nelle reti radiotelevisive e sui periodici locali e nazionali, per non parlare di post e commenti sui social media. A lla domanda n. 6: «Il paese di origine dei Rom è la Romania?», la seconda faccia del cartoncino risponde: «I Rom non sono originari della Ro- mania, anche se molti Rom vivono in Romania […]. L’origine della popolazione romanì è l’India del Nord, territorio da cui partirono le comu- nità romanès circa mille anni fa. Oggi sono presenti in tutto il mondo, stimate in 12-15 milioni di persone». Alla domanda 23: «Per- ché le comunità romanès hanno scelto una “chiusura culturale”?», viene data la seguente risposta: «I rapporti tra i Rom e la società mag- gioritaria sono sempre stati tesi, con punte di ostilità esasperate, e i Rom, al tentativo di assimilazione hanno risposto con la chiu- sura e l’autoemarginazione. […]». Alla domanda 39: «È vero che vivere nei campi nomadi è un elemento della cultura romanì?», la risposta è: «No, è una grande falsità. In Italia […] più dell’80% dell’intera popola- zione romanì vive in una civile abitazione di proprietà o in affitto. I campi nomadi sono una scelta di politica abitativa e non un dato della cultura romanì». Do- manda 84: «È vero che le famiglie rom sono favorite nell’assegnazione delle case popolari?», risposta: «[…] non c’è alcun tipo di punteggio che premia l’apparte- nenza alle comunità romanès. Determinate condizioni di vita di una famiglia, come il basso reddito, figli nu- merosi, una condizione abitativa disagiata, ecc., per- mettono invece di ottenere un buon punteggio nella graduatoria di assegnazione degli alloggi [a prescindere da ogni tipo di appartenenza: etnica, politica, religiosa, ecc., ndr. ]». Romanipè 2.0 offre un minimo di conoscenza semplifi- cata nella speranza di far sorgere il dubbio rispetto alla narrazione dominante, e di stimolare l’approfondi- mento. Luca Lorusso Fondazione Romanì Italia, Romanipè 2.0. 99 domande sulla popolazione Romanì , Futura Edizioni, San Vito al Tagliamento (Pordenone), dicembre 2014, Euro 9,90. UN POPOLO POCO E MAL CONOSCIUTO Rom, Sinti, nomadi, zingari, camminanti, giostrai: qual è il nome giusto? Perché emigrano an- cora oggi? Sono nomadi per cultura? Perché i bambini rom frequentano poco o non vanno a scuola? È vero che rapiscono i bambini? 99 cartoncini con domande e risposte in un piccolo cofa- netto curato dalla Fondazione Romanì Italia allo scopo di «diffondere una diretta conoscenza delle comunità romanès e della cultura romanì per contribuire ad avviare un diverso dibattito pubblico con la popolazione romanì e alimentare un profondo e radicato cambiamento nelle co- munità romanès, nell’opinione pubblica e nelle istituzioni». Librarsi # Sopra : la «copertina» di Romanipè 2.0 . # A sinistra : Alcune domande con le relative risposte. Le 99 carte sono suddivise in sei categorie: 1- Un popolo poco e mal conosciuto; 2- Cultura e lingua romanì; 3- Bambini e bambine rom; 4- La politica e la popolazione romanì; 5- Pregiudizi e stereotipi; 6- Romanipè 2.0. 82 MC AGOSTO-SETTEMBRE 2015 Siti internet: www.fondazioneromani.it www.fondazioneromani.eu www.futuracoopsociale.it www.99domande.it
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