Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2015

dell’evoluzione del mondo mu- sulmano. Infatti, sia nella storia primordiale di questo movi- mento ascetico e spirituale, che nel prosieguo, i sufi hanno affer- mato una capacità di resistenza e di affermazione della propria spi- ritualità e interiorità a costo di condanne e persecuzioni. Espressione fedele dell’Islam Ancora una volta bisogna affer- mare che il sufismo è un ele- mento interno alla religione del Profeta e che non si discosta in nulla, nelle sue parti fondamen- bertà, tipicamente turca, nella creazione di nuove modalità e di nuove formule di esistenza spiri- tuale. Grazie a questi elementi, la Turchia, paese laico, speri- menta una vera religiosità e una spiritualità profonda. Una presenza tutt’altro che marginale Oggi, tanto in Turchia quanto in numerosissimi altri paesi a mag- gioranza musulmana, le confra- ternite sufi sono una presenza tutt’altro che marginale. Sono, in certi casi, capaci di cambiare le sorti di un paese o di orientare tanto la religiosità quanto addi- rittura la compagine politica. Nella Turchia repubblicana, que- sto è evidente nell’azione delle confraternite più tradizionali e dei nuovi movimenti, le comu- nità. Questi caratteri del sufismo, sep- pur tratteggiati rapidamente, conducono a una riflessione più ampia sul suo ruolo all’interno tali, da essa. Il sufismo è semmai un’interpretazione più interiori- stica e, certe volte, iniziatica. È forse questo aspetto che fa spri- gionare il sufismo nella sua capa- cità di formare le persone alla di- pendenza assoluta da Dio - la «classica sottomissione» di cui parla l’Islam - ma in termini di li- berazione interiore. Pur rima- nendo legato al Dio uno e unico dell’Islam, il sufi cerca di speri- mentare una purificazione e una libertà intima. A questo aspetto più spirituale fa seguito anche una certa passione per la libertà fondata proprio sul desiderio di esprimersi liberamente nelle confraternite sufi. La libertà inte- riore a cui aspira il sufi si riflette quindi anche nel suo desiderio di libertà a livello sociale, soprat- tutto in società segnate da un certo contenimento dello spazio individuale. Alberto Fabio Ambrosio Fine prima puntata AGOSTO-SETTEMBRE 2015 MC 71 Fulvio Spada/Flickr.com • S HAYKH E DHIKR : termini riferiti ai due principi del sufismo, soprattutto di quello che storicamente si in- carna negli ordini sufi. L’obbedienza al maestro (shaykh) il quale è rappresentante del Profeta e, in ultima analisi, di Allah, e il rituale della ripetizione dei nomi di Dio, lo dhikr. • R ELIGIONE INIZIATICA : è quella in cui per diventarne membro è richiesto un rito «segreto», di accoglienza o di iniziazione appunto, in cui il candidato, passando delle prove, viene accettato dagli altri adepti. Anche il cristianesimo, in un certo senso, comporta l’inizia- zione (il battesimo) con la differenza che il rito non è nascosto ma pubblico. SUFISMO: BREVE CRONOLOGIA • VII-XII SECOLO : epoca dei «grandi maestri spiri- tuali», tra cui Bistâmî, Junayd, Rabi’a. • 922: morte di al-Hallaj. La sintesi della sua dottrina si può riassumere così: «Se Dio è tutto e io sono nulla, io sono anche Dio, poiché tutto è nulla e solo Dio è». Il sufismo diventa «ufficialmente» sospetto. • XI SECOLO : Glâzâlî (m. 1111) scrive la Revivificazione delle scienze religiose, una sorta di Summa theolo- gica islamica in cui viene ufficialmente trattato il su- fismo. • 1240: morte di Ibn 'Arabî, filosofo mistico dell’Islam. • 1273: morte di Rûmî, uno dei più grandi mistici e poeti dell’Islam. • XII-XXI SECOLO : il sufismo si realizza negli Ordini sufi. • D AL XVIII SECOLO : i sufi subiscono la persecuzione dei wahhabiti in Arabia Saudita e, in seguito, in altre regioni. • 1925: il sufismo e gli ordini sufi sono banditi dalla Re- pubblica di Turchia. A.F.A. PICCOLO GLOSSARIO • M ISTICISMO : esperienza immediata di Dio o della di- vinità. Molte religioni comportano una parte di mi- sticismo, tra cui l’Ebraismo, il Cristianesimo e l’I- slam. • O RDINE ( CONFRATERNITA ) SUFI : un ordine sufi nasce da un sufi carismatico che può avvalersi dell’inse- gnamento di un altro maestro accreditato. In ogni ordine sufi ci sono dei «conventi», a capo dei quali si trova un maestro. Attorno al maestro si riuniscono dei discepoli. Un ordine sufi non ha però una strut- tura giuridica né spirituale come gli ordini religiosi cattolici. I sufi non vivono in comunità, ma si ritro- vano con regolarità attorno al proprio maestro, non fanno voto di castità ma vivono nel mondo, con una professione, e insieme a una famiglia. Rari sono i sufi che non si sposano. • W AHHABISMO : il movimento di ritorno alle origini musulmane iniziato con Ibn ‘ad Al-Wahhab nell’Ara- bia del XVIII secolo. Questa corrente di interpreta- zione è diventata il credo ufficiale dell’Arabia Sau- dita, e da questo paese si è diffuso nel resto del mondo musulmano (vedi MC 1-2/2015, p.38) . • S ALAFISMO : indica di fatto lo stesso movimento ini- ziato da Al-Wahhab ma, mentre con wahhabismo ci si riferisce soprattutto al movimento storico, con sa- lafismo si indica la dottrina e la pratica di ritorno alle origini. Il salafismo ha conosciuto numerose «riforme» che tentano sempre di propugnare la pu- rezza iniziale dell’Islam, eventualmente anche con l’uso della forza, com’è il caso del salafismo jihadista. • D ANZA SACRA : con questo termine si intende in gene- rale ogni danza o movimento danzante che tende al raggiungimento di una certa esperienza spirituale o mistica. Nel caso del sufismo, la danza sacra per ec- cellenza è quella dei dervisci danzanti che permette il raggiungimento dell’esperienza dell’unità divina. MC RUBRICA

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