Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2015

INDIA Testo e foto di DANIELE ROMEO AGOSTO-SETTEMBRE 2015 MC 61 «SUONARE, PER FAVORE» R ham mi attende con la sua auto all’aeroporto di New Delhi. Attraverse- remo insieme diversi stati lungo un percorso di circa 4.000 Km fino a Mumbai. Rham è una persona affidabile e grande cono- scitore delle aree rurali. Come molti indiani parla un inglese non perfetto, però - è questo ciò che importa - comprende molti dei dialetti delle zone che andremo a visitare. Per raggiungere le aree rurali, lontane dai grandi centri urbani, è fondamentale viaggiare con un autista del posto. Sono tante le insidie e i pericoli delle strade in- diane: le mucche sacre lasciate li- bere di pascolare per ogni dove, i motociclisti che viaggiano con tutta la famiglia a bordo, le centi- naia di camion fatiscenti che sfrecciano con le loro scritte im- presse sul retro « horn, please » (suonare, per favore). La maggior parte degli incidenti sono dovuti ai tentativi di schivare un animale che improvvisamente si presenta davanti al proprio mezzo e co- stringe l’autista a cambiare corsia finendo in un dirupo o in un im- patto frontale con lo sfortunato che avanza nel senso di marcia opposto. Ottocentotrenta milioni Il nostro viaggio è su strade fati- scenti, corridoi sterrati, buche ri- Da tempo è considerato un paese «emergente». Forse il migliore. Eppure in India la povertà rimane endemica, soprattutto tra alcune fasce della popolazione e nelle zone rurali. Dove il cibo è poco e l’esistenza grama. # In alto : una giovane donna in abiti tradizionali con la piccola figlia in braccio.

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