Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2015
Mi piacerebbe un giorno continuare i miei studi frequentando l’università, vorrei studiare per po- ter realizzare il mio sogno che è quello di diven- tare una pediatra per aiutare i bambini a crescere e per soccorrere coloro che hanno più bisogno. Un giorno tornerò nella mia Africa per dare una mano ai più bisognosi». A vevo letto quel tema tutto d’un fiato, asciugandomi di continuo gli occhi per ri- uscire a decifrare le parole che si sfoca- vano dentro le mie lacrime. Un senso di colpa mi assalì improvvisamente pen- sando alla sofferenza che le avevo procurato asse- gnando la stesura di quel tema. D’improvviso mi sembrò di vedere i suoi occhi lim- pidi, trasparenti e pieni di luce. Con il passare dei giorni, osservavo i progressi che faceva la piccola Keréne: si impegnava moltissimo, stava mettendo a frutto la sua intelligenza ma an- cora di più la sua voglia di vivere. Ogni giorno, tornando a casa, pensavo a lei e a come avrei potuto aiutarla senza sembrare inva- dente. Non perché avesse bisogno d’aiuto mate- riale, quello non le mancava, era ben voluta da tutti. Keréne aveva bisogno d’amore, di un abbrac- cio, di una carezza, di una parola affettuosa. Lo scorso giugno ha conseguito la licenza media col massimo dei voti. Quest’estate è venuta a casa mia in vacanza: pur avendo terrore del mare, ha desiderato forte- mente che le insegnassi a nuotare… Mi ha detto: «Prof, sogno ogni notte la mamma che mi chiede aiuto e non riesco mai a tirarla fuori dall’acqua, scompare sempre tra le onde… Ma se imparo a nuotare, un giorno riuscirò finalmente a salvarla». L’ho abbracciata piangendo, ma lei scostandosi mi ha stretto le mani e guardandomi intensamente, mi ha sorriso. AGOSTO-SETTEMBRE 2015 MC 49 DOSSIER MC SONO ANCH’IO ITALIA (*) Marika Sanna e Keréne Fuamba, Con gli occhi di Keréne , pubblicato su Lingua Madre Duemilatredici - Racconti di donne straniere in Italia , Edizioni SEB27. Il racconto di Marika Sanna e Keréne Fuamba è stato sele- zionato al VIII Concorso letterario nazionale Lingua Madre , 2013. KERÉNE FUAMBA nasce nel 1996, in Congo. Per sfuggire alla guerra civile la sua famiglia si trasferisce in Libia, ap- pena prima della «fioritura» della primavera araba. In fuga verso l’Italia, nel 2011, naufraga sulle coste di Pantelleria, perdendo la mamma. Comincia così a frequentare la scuola in Italia: nel 2012 consegue la Licenza Media con il mas- simo dei voti. Frequenta attualmente con profitto il Liceo delle Scienze Umane, collaborando attivamente con l’ Asso- ciazione Teatro Instabile di Sicilia nella difesa dei diritti e dell’impegno civile. Nell’estate del 2012 ha presentato l’e- vento culturale «Teatro tra sole e sale» e la performance teatrale La mafia uccide, il silenzio pure , ispirata all’omici- dio di Peppino Impastato. Vorrebbe presto realizzare il suo sogno, diventare pediatra, per tornare in Congo e aiutare i bambini bisognosi della sua terra. MARIA ENRICA SANNA vive a Erice Casa Santa, in Sicilia. Laureata in Lettere e specializzata in Tecniche innovative nella didattica, è una «docente precaria», che insegna nelle scuole medie e superiori. Da sempre impegnata nel sociale, coordina progetti di recupero rivolti a soggetti svantaggiati. Ha acquisito qualifiche professionali nel campo teatrale e culturale. Attualmente si occupa in modo particolare di for- mazione dei giovani e del loro impegno civico. Questo Dossier narrativo, curato da Gigi Anataloni per MC, è dedicato a tutte quelle donne coraggiose che, sradicate spesso a forza dalla loro terra, lottano per un futuro di pace, armonia e fraternità in questo nostro paese di grande generosità e accoglienza, ma attraversato da perico- losi brividi di intolleranza e razzismo. Le foto delle autrici dei racconti sono state fornite da Lingua Madre. Tutte le altre foto sono puramente simboliche e non stretta- mente connesse con le storie raccontate. © Marina Militare
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