Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2015
VENEZUELA di PAOLO MOIOLA 10 MC AGOSTO-SETTEMBRE 2015 N ato a Roma, una laurea summa cum laude in ma- tematica, Giulio Santo- susso lascia l’Italia per il Venezuela nel lontano 1968. Dopo essere stato professore presso l’ U- niversidad de Oriente di Cumaná e l’ Universidad Simón Bolivar di Ca- racas, nel 1985 fonda la Editorial Galac, una casa editrice che si pro- pone l’obiettivo di «appoggiare la società nel cambio di paradigma verso l’economia della cono- scenza». Egli stesso è autore di due libri di successo: «Reinventar a Venezuela» (1992) e «Socialismo en un paradigma liberal» (1999). A dispetto dell’età e del fisico mi- nuto, Giulio Santosuosso è una forza della natura. Professore, a sentire i principali media italiani e internazionali il Venezuela è una dittatura senza se e senza ma. «È impressionante come i giornali abbiano perso la capacità d’infor- mare. E fanno realmente ridere quando usano la parola “ditta- tura”. In Venezuela, negli ultimi 15 anni si sono celebrate 19 elezioni e con un sistema elettorale che, nel settembre 2012, Jimmy Carter, ex presidente degli Usa, ha dichia- rato essere il migliore del pianeta. Mi chiedo: sono coscienti del fatto che stanno mentendo? Siamo la prima dittatura nella sto- ria del pianeta che vuole che la gente sia istruita, colta. Non si può non ridere pensando che esistono persone che chiamano dittatore un presidente come Chávez che affermava “il libro libera” e che, nel suo programma televisivo ( Aló Presidente ), suggeriva i libri da leg- gere (tra cui, una volta, anche uno mio). Un altro dato, molto impor- tante, secondo me. A inizio dicem- bre ci saranno le elezioni per il parlamento. I candidati del Psuv (Partito socialista unito del Vene- zuela, il gruppo principale della coalizione “Gran Polo Patriótico”, ndr ) sono stati scelti lo scorso 28 giugno dalla base attraverso le pri- marie alle quali hanno partecipato quasi 3,2 milioni di persone. Dove- vano scegliere tra 1.152 cittadini, dei quali il 60% donne, e il 49% mi- nori di 30 anni. Anche i partiti del- UN PAESE DIVISO Il crollo del prezzo del petrolio ha messo in ginocchio l’economia venezuelana. A questo evento esogeno si aggiunge un clima interno di feroce con- trapposizione politica, acuita dalla decisione di Obama di dichiarare il paese una «minac- cia» alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti. In questo scena- rio il Venezuela si appresta alle elezioni parlamentari previste per il 6 dicembre. Analizziamo la situa- zione attraverso due interviste. Entrambe fuori dal coro. LE DUE PIAZZE DI CARACAS # Le due piazze di Caracas: a lato , da sinistra a destra , Patricia de Ceballos, Lilian Tintori López, Maria Corina Machado, Mitzi Capriles de Ledezma sul palco in una mani- festazione dell’opposizione (30 maggio 2015); pagina accanto , la piazza favorevole al governo Maduro, convocata dopo l’«ordine esecutivo» (9 marzo) di Obama. © Cristian Hernandez / Anadolu Agency / AFP
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=