Missioni Consolata - Luglio 2015

LUGLIO 2015 amico 75 AMICO.RIVISTAMISSIONICONSOLATA.IT vano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guari- vano. Gli apostoli si riunirono at- torno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: “Venite in dis- parte, voi soli, in un luogo de- serto, e riposatevi un po’”. Erano infatti molti quelli che an- davano e venivano e non ave- vano neanche il tempo di man- giare». Lettore 1: Ecco che il Signore ci manda in missione, ci mette al- l’opera, ma ci richiama anche al riposo. È evidente che Gesù non condivide l’entusiasmo degli apostoli per il loro «successo», chiede anzi un distacco dal loro impegno così assillante e così totalmente coinvolgente. Gesù comanda loro una «conver- sione»: dall’impegno immediato nel «tutto fare e tutto inse- gnare» Gesù chiede di passare al recupero di se stessi, all’espe- rienza del deserto e del riposo, allusivi dell’esperienza di Dio. Infatti, nota l’evangelista, «erano molti che andavano e ve- nivano ed essi non avevano nep- pure il tempo di mangiare». Guida: Il riposo che Dio ci dona, però, non è un egoistico chiu- dersi in sé stessi, bensì un aprirsi alle relazioni umane e divine. «Ci hai fatto per te e il nostro cuore è inquieto finché non ri- posa in te», scriveva S. Ago- stino. È Lui la fonte del riposo. La prima relazione da vivere, per riposare veramente, è quella con Dio, nel Figlio suo Gesù. Silenzio. Tutti a cori alterni: Salmo 62. L’anima mia, trova riposo in Dio solo, poiché da lui proviene la mia speranza. Egli solo è la mia rocca e la mia salvezza; egli è il mio rifugio; io non potrò vacillare. Dio è la mia salvezza e la mia gloria; la mia forte rocca e il mio rifugio sono in Dio. Confida in lui in ogni tempo, o popolo; apri il tuo cuore in sua presenza; Dio è il nostro rifugio. Segno: Ciascuno scrive su un cartoncino a forma di valigia ciò che pensa Dio gli chieda di «portare in vacanza», il suo proposito per i giorni di ri- poso. Accompagniamo la ri- flessione con un canto. Canto: Dove tu sei. Tutti: Signore, benedici il nostro ri- poso e rendilo fecondo. Donaci delle mani volenterose per operare la tua volontà. Ma anche un cuore fertile per godere dei frutti del nostro la- voro. E per ricongiungerci a Te nel ri- poso. Amen. Canto: El Señor de Galilea. Annarita Leserri Gruppo Gem, Martina Franca si è riposato il settimo giorno» (Es 20,10-11). L’uomo è imma- gine di Dio, perciò è chiamato a vivere con lo stesso ritmo del suo Creatore. D’altra parte Dio, in quanto tale, non si stanca. Gesù, infatti, dice: «Mio Padre è sempre all’opera» (cfr. Gv 5,17). Guida: Il riposo, dunque, è an- che riflessione sul lavoro com- piuto. «Nel settimo giorno Dio portò a compimento il lavoro che aveva fatto» (Gen 2,2): il ri- poso segnala un compimento, una pienezza, non semplice- mente la fine della fatica. Il ri- poso, vissuto in questa prospet- tiva, educa l’uomo a realizzare nel tempo il proprio compi- mento. Silenzio. Lettore 2: Dal Vangelo se- condo Marco (6,7-13; 30-31). «Chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un ba- stone: né pane, né sacca, né de- naro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tu- niche. E diceva loro: “Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi acco- gliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la pol- vere sotto i vostri piedi come te- stimonianza per loro”. Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scaccia- La creazione di Adamo di Michelangelo Buonarroti

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=