Missioni Consolata - Luglio 2015
34 MC LUGLIO 2015 denunciate per frode, l’attuale presidente Filipe Nyusi e il suo partito Frelimo (Fronte di libera- zione del Mozambico) persero in quella regione». Del canto suo Agostinho Bento di- chiara: «Continueremo un’ advo- cacy di resistenza, sarà una lotta tremenda, nei confronti dei poteri locali, da parte dei contadini che respingono il Prosavana. Organiz- zeremo manifestazioni, per mo- strare lo scontento su questo pro- gramma ai tre governi coinvolti e anche alla comunità internazio- nale». Intanto iniziano a verificarsi tensioni tra contadini e autorità. «In questo processo, il ministero ha manipolato le persone, le ha usate per parlare nelle comunità, nel tentativo di legittimare il pro- gramma a loro nome. Ma in alcuni momenti, quando alle riunioni queste persone si alzavano di- cendo di essere contadini, la gente le smascherava dicendo che non facevano parte delle loro co- munità, che erano usati dal mini- stero dell’Agricoltura». Unac sta continuando un lavoro di sensibilizzazione e rafforza- mento nelle comunità: «L’obiet- tivo è coscientizzare la gente, in modo che possa dire le sue ra- gioni di fronte al governo e ai po- teri locali. Abbiamo argomenti per replicare. Facciamo cono- scere il programma, affinché la gente possa dire no con co- scienza. Attraverso la formazione, vogliamo rinforzare gli agricoltori, in modo che possano assumere decisioni e proporre delle alter- native». Assieme a Unac, nella campagna No Prosavana, ci sono organizzazioni ambientaliste, di difesa dei diritti umani, ecclesiali, di donne, ecc. Un grande valore aggiunto di questa lotta è il coordinamento tra le società civili di tre paesi così distanti, non solo geografica- mente: «Lavoriamo congiunta- mente in tre popoli. Noi della Unac siamo stati in Brasile e Giap- pone. Stiamo dunque coordinan- doci, realizziamo le attività in par- tenariato e abbiamo una strate- gia comune. Quando si fa un’a- zione di advocacy a livello di Mo- zambico, si fa anche in Brasile e Giappone. Così i tre governi sono sotto pressione. Per esempio su quello giapponese affinché non finanzi il programma. In Brasile chiedendo informazioni e giustifi- cazioni. È un lavoro arduo». Marco Bello incontro, e con grande ripercus- sione di comunicazione a livello nazionale e internazionale, il go- verno, attraverso il coordinatore Limbau, ha rilasciato interviste con l’obiettivo di soffocare il ri- fiuto di Prosavana da parte dei contadini della regione interes- sata e chiudere un occhio sulle gravi denunce della società ci- vile», e continua: «Limbau induri- sce l’autoritarismo del governo mozambicano e, appoggiato dai governi di Brasile e Giappone, tira dritto per implementare il Prosa- vana con l’obiettivo di vedere ap- provato il Master plan entro l’anno 2015, indipendentemente dalla posizione ferma dei conta- dini e delle organizzazioni della società civile». Le prossime mosse Secondo Vunjanhe, anche la resi- stenza tenderà a radicalizzarsi: «Se il governo seguiterà in questo modo, il popolo e soprattutto i contadini, con gli alleati della so- cietà civile nazionale e internazio- nale, saranno costretti a indurire la propria resistenza contro l’oc- cupazione e l’usurpazione delle terre da parte dei grandi investi- tori di Prosavana, intensificando così gli attuali conflitti per la terra in quella regione. Di certo il go- verno perderà ulteriore fiducia e credibilità nei confronti dei suoi cittadini. Ricordiamoci che nelle ultime elezioni presidenziali e le- gislative, piuttosto contestate e MOZAMBICO # In questa pagina : mercato di pro- dotti agricoli a Guiúa. Sopra: vendi- tori di fagioli. A fianco: una vendi- trice di canna da zucchero. © AfMC / Marco Bello © AfMC / Marco Bello
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