Missioni Consolata - Luglio 2015
ItalIa - Kenya 28 MC LUGLIO 2015 Ritorno nell’Istituto Gioia grande per padre Bellani fu, nel giugno 1963, essere ufficial- mente riammesso nell’Istituto che aveva tanto amato. Scrisse al su- periore generale padre Domenico Fiorina: «Il povero sottoscritto Le serberà perpetua riconoscenza per avergli ottenuto la grazia di tornare in pieno come missionario della Consolata». E padre Fiorina gli rispose: «Il suo ritorno ufficiale nell’Istituto viene a premiare un amore costante e generoso alla nostra famiglia religiosa ed alle nostre missioni». Ecco come descrive il suo ultimo Natale, 1963: «Il Natale di que- st’anno è per me tutto simile a quello indimenticabile del 1904: lo celebrai con la sacra divisa dei mis- sionari della Consolata, benedetta dal Veneratissimo Fondatore; que- st’anno lo passo in famiglia, pro- fesso perpetuo dell’Istituto della Consolata. Deo Gratias ». Padre Bellani si addormentò nel Signore nella sua abitazione di Pa- losco, il 16 luglio 1964, vigilia del suo 90° compleanno. Il funerale fu imponente per la partecipazione dell’intero paese, di numerosi confratelli e dei novizi della casa di Bedizzole con il superiore gene- rale, di molti sacerdoti diocesani e del vescovo Giuseppe Almici, ausi- liare di Brescia. La sua salma ri- posa nel cimitero di Palosco. Dopo la sua morte, la rivista Mis- sioni Consolata del settembre 1964 ne sintetizzava così il profilo: «Padre Bellani per noi Missionari della Consolata sarà sempre una stella di prima grandezza, un apo- stolo-pioniere da annoverarsi tra quei prodi dei primi tempi, che hanno dato l’avvio al nostro movi- mento missionario; uno di quei pionieri di Cristo, molto spesso ignorati o dimenticati, sul cui sa- crificio sono fiorite oggi le fiorenti cristianità dell’Africa nuova». Mario Barbero il clero e promuovere le vocazioni missionarie. Non dimenticò mai l’Istituto della Consolata a cui si sentiva sempre legato. Ne chiamò i membri per frequenti giornate missionarie, in- viava arredi per le chiese in Africa. Non fu estraneo alla donazione della villa di Bedizzole che la Con- tessina Anna Maria Calini Carini fece all’Istituto per erigere un novi- ziato internazionale, e godette nel vederlo realizzato prima della sua morte. Il fatto che la diocesi di Bre- scia conti ben 160 tra sacerdoti, fratelli e suore missionarie della Consolata è anche frutto della mis- sionarietà di padre Angelo. # A fianco : La chiesetta dell’Immaco- lata Concezione a Palosco, dove il gruppo missionario ha organizzato la mostra. Sotto : cimeli e foto d’epoca (alcune delle quali riprodotte anche in queste pagine) alla mostra di Palosco.
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