Missioni Consolata - Giugno 2015
76 MC GIUGNO 2015 Librarsi PRENDI IL LIBRO E MANGIA di Luca Lorusso S i può considerare una «biografia a tesi» quella di Ro- berto Morozzo della Rocca, ordinario di Storia con- temporanea nell’Università di Roma III: il materiale biografico, infatti, è organizzato attorno all’idea fon- damentale che mons. Oscar Romero fu uomo di Chiesa, e non uomo politico, uomo di Cristo e non capopopolo in lotta contro la dittatura militare che allora opprimeva El Salvador. Senza sminuire l’impegno dell’arcivescovo di San Salvador per la giustizia, che l’avrebbe poi portato al marti- rio, l’autore sottolinea come esso fosse fondato nella co- stante e coerente adesione di Romero al Vangelo. Morozzo dedica gran parte del suo testo ad analizzare gli ultimi anni della vita del beato - dal 1974, anno in cui era stato nominato vescovo di Santiago de Maria, e soprattutto dal suo insediamento come arcivescovo della capitale nel 1977, fino all’uccisione avvenuta il 24 marzo 1980 -, e orienta l’interessante racconto dei decenni precedenti prin- cipalmente a dimostrare come già prima dell’assassinio di padre Rutilio Grande (1977) ci fossero i caratteri fonda- mentali di quel Romero che, in seguito, si sarebbe esposto a favore del popolo oppresso e del dialogo, contro la violenza di qualsiasi marca politica: «Romero arcivescovo era di- verso dal Romero precedente. Questo è certo. Ma non cambiò la fede di Romero. Cambiarono le circostanze, le responsabilità, la storia attorno a lui» (p. 101). Secondo Morozzo della Rocca uno degli osta- coli sulla strada della beatificazione era stato fino a poco tempo fa l’uso strumentale della sua figura a scopi politici, e il mito della sua conversione di fronte all’omicidio dell’amico gesuita ha contribuito a costruire l’epica del Romero politico: «Secondo questo mito, Ro- mero, innanzi alla morte di Rutilio Grande, avrebbe avuto una vera e propria conver- sione, grazie alla quale un ecclesiastico retro- grado e reazionario (Romero, ndr ) si sarebbe trasformato in un campione di lotte popolari di liberazione. Tuttavia negli scritti e nelle te- stimonianze di tante persone vicine a Romero non c’è una simile conversione» (p. 94). Molto interessanti le pagine (da 164 in avanti) in cui l’au- tore esprime forti dubbi, e li argomenta, circa l’autenticità della famosa espressione «Se mi uccidono risorgerò nel po- polo del Salvador», attribuita al beato: «Anche postmortem Romero è stato frequentemente presentato non tanto nella complessità dei suoi messaggi, quanto in base a frasi a ef- fetto, nella categoria dello slogan. Soprattutto un’espres- sione di Romero è universalmente nota: “Si me matan, re- sucitaré en el pueblo salvadoreño” […]. L’autenticità di tale frase, incessantemente ripetuta in libri e articoli su Romero, riposa sulla buona fede di un giornalista guatemalteco del quotidiano messicano Excelsior , José Calderón Salazar. Questi l’avrebbe ascoltata da Romero in una conversazione telefonica due settimane prima che fosse ucciso. Calderón la renderà nota solo dopo la morte dell’arcivescovo, pubbli- cando un testo che divenne immediatamente famoso come se fosse il testamento dell’assassinato”». Bello anche il capitolo che racconta le udienze con i papi, in particolare con Giovanni Paolo II, il quale, secondo l’au- tore, avrebbe protetto Romero confermandogli la propria fiducia nonostante molti vescovi di altre diocesi salvadore- gne, lo stesso nunzio apostolico, e altre personalità, da anni premessero su Roma per farlo rimuovere. Quello di Morozzo della Rocca è un libro da consultare se si vuole conoscere qual- cosa di più della figura di Oscar Romero. La tesi che l’autore sostiene e argomenta ampiamente è certamente uno degli ele- menti più importanti, benché allo stesso tempo sia, a nostro avviso, anche la causa di uno dei difetti più vistosi del libro: nel- l’intento dimostrativo, l’autore fa preva- lere l’interpretazione sul racconto, predi- sponendo gli eventi della vita di Romero, spesso in senso non cronologico, in fun- zione della tesi da argomentare. Ne conse- gue che la lettura risulta a volte noiosa, anche a causa delle molte ripetizioni e lunghe citazioni, e che la figura concreta dell’arcivescovo rimane in diversi passaggi un po’ troppo sfocata. • Roberto Morozzo della Rocca, Oscar Romero. La biografia , San Paolo, Milano 2015 ROMERO, OLTRE IL MITO Il volume di Morozzo restituisce una fotografia di Oscar Arnulfo Romero, beatificato il 23 maggio scorso, ripulita dalle interpretazioni ideologiche che nei decenni passati erano state prodotte da de- stra come da sinistra. Da semplificato baluardo politico a uomo di Dio dalla personalità straordina- riamente complessa. S critti inediti degli ultimi tre anni di vita di Oscar Romero, raccolti dal suo segreterio personale di allora. L a biografia di Romero scritta dall’amico e teologo di fama inter- nazionale, il gesuita Jon Sobrino.
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