Missioni Consolata - Giugno 2015

Francocielo 74 MC GIUGNO 2015 N ella ricorrenza dei 300 anni dalla proclamazione della Madre di Dio Con- solatrice e Consolata a patrona della Città di Torino, è stato programmato nel 2014 un ricco calendario di iniziative. Tra le altre la grande mostra «300 anni patrona: la Consolata e la sua città», la solenne cerimonia istituzionale, nella Sala Rossa di Palazzo di Città (il palazzo civico) con le autorità civili e religiose: evento questo ricordato anche con un annullo commemorativo dalle Poste Italiane (1) e una mo- stra di filatelia religiosa sulla Ver- gine e i santi sociali piemontesi nel corridoio degli ex voto del Santuario. (2) Il culto della Consolata affonda le sue radici nella storia della chiesa torinese sin dal X secolo. La tradi- zione della venera- zione dell’immagine della Consolata è descritta dal testo «il necrologio di Francocielo RUBRICA DI FILATELIA RELIGIOSA a cura di Angelo Siro LA CONSOLATA DA TRECENTO ANNI PATRONA DI TORINO Sant’Andrea», in cui si racconta la storia del «cieco di Briançon» che raggiunge il luogo della visione e sotto le macerie ritrova miracolo- samente intatta l’icona della Ma- donna con il Bambino riacqui- stando definitivamente la vista (3) . Era il 20 giugno del 1104. Nel 2004, in occasione dei festeggia- menti per i 900 anni di presenza dell’icona (anche se l’attuale, è stato appurato, non è quella origi- nale ma un probabile dono del 1483 del cardinale Domenico Della Rovere - vedi articolo su MC 10/2014 ) il Santuario aveva pro- mosso un annullo filatelico (4) con l’immagine della corona e con il simbolo MC (Maria Consolata); all’epoca il nostro gruppo filate- lico aveva predisposto una «busta erinnofila» (5) con una proposta di francobollo dedicato alla Con- solata ma l’iniziativa non ha avuto seguito. Con l’inaugurazione della nuova chiesa (1704) e l’assedio di Torino da parte dei Francesi del 1706, l’immagine della Consolata è di- ventata la figura centrale della de- vozione cittadina. Dalle prediche del beato Valfrè, (6) ai piloni vo- tivi fatti collocare attorno alla città da Vittorio Amedeo II, dalle

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=