Missioni Consolata - Giugno 2015

70 MC GIUGNO 2015 di educazione e di ricerca. Tra quelli indiretti ci sono una ridotta produttività, la minore qualità della vita, le sofferenze emotive, la perdita di fiducia e autostima, l’in- validità e i decessi prematuri, la di- pendenza da alcolici e farmaci, i di- sordini cronici dell’alimentazione, le tendenze suicide. Un ruolo fondamentale nella pre- venzione degli abusi agli anziani lo svolgono gli attori impegnati, tanto a scuola quanto in famiglia, nell’educazione dei giovani, poiché l’abuso nasce soprattutto dalla mancanza di consapevolezza del valore che l’anziano rappresenta. Purtroppo in una società edonista come quella occidentale, in cui l’apparire conta più dell’essere e si assiste a forme di smodata compe- tizione, per raggiungere livelli di carriera e di successo sempre mag- giori, la figura dell’anziano, lungi suo caregiver . Nella prevenzione degli abusi sugli anziani, oltre al ruolo svolto dal personale sanita- rio, è importante quello svolto da- gli operatori del diritto, mediante l’applicazione di misure più efficaci come politiche governative e at- tenzione legislativa incentrate sul- l’anziano, in aggiunta alle misure attualmente presenti. Del resto, l’abuso sugli anziani rappresenta una violazione dei diritti umani, nel momento in cui si verifichi la privazione della possibilità di vi- vere in maniera degna e indipen- dente e di partecipare alla vita so- ciale e culturale, principio che rap- presenta un diritto fondamentale, sancito dall’art. 25 della Carta dei diritti dell’Unione europea. Un anziano «vale» La prevenzione degli abusi sugli anziani è molto importante, viste anche le conseguenze che essi possono avere. Gli abusi infatti possono comportare costi sociali diretti e indiretti. Tra i primi vanno annoverate le procedure di giusti- zia penale, l’assistenza ospeda- liera, i programmi di prevenzione, dall’essere considerata la deposi- taria di saggezza tipica del nostro passato (o delle culture orientali), viene vista come quella di un per- dente, di una persona non più in grado di produrre e di conse- guenza un peso per la società, dalla quale viene via via emargi- nato. Sebbene gli anziani, special- mente i nonni, rappresentino sem- pre più un pilastro per le loro fami- glie sia di tipo economico (il 10% dei nuclei famigliari sono sostenuti economicamente dai nonni), che per l’accudimento dei nipoti, quando i genitori lavorano en- trambi (nel 30% dei casi i nonni ba- dano ai nipoti), non appena ces- sano di svolgere questi ruoli, con l’avanzare degli anni, essi in molti casi si trasformano in un peso per i loro familiari. È a questo punto che si insinua il rischio di abusi e di ves- sazioni o semplicemente la man- canza di rispetto. Tale esempio rappresenta un messaggio molto negativo per i giovani della fami- glia che, divenuti adulti, potranno trasformarsi più facilmente in nuovi abusatori di anziani. Rosanna Novara Topino # Qui sopra : fotogramma tratto da un filmato dei carabinieri di Pisa che svela un abuso fisico contro un’anziana. In basso : un’anziana accompagnata a passeggio. L’ABUSO SUGLI ANZIANI: I FATTORI DI RISCHIO F ATTORI LeGATI ALLA peRSONA ANZIANA : decadimento cognitivo, problemi comportamentali, dipendenza da sostanze, malattie psichiatriche o problemi psicologici, dipendenza funzionale, fragilità o salute ca- gionevole, basso reddito e/o pa- trimonio limitato o inesistente, trauma o abuso pregresso, ap- partenenza a una minoranza et- nica, appartenenza al genere femminile. F ATTORI LeGATI AL peRpeTRATORe DeL - L ’ ABUSO : badante sottoposto a ca- rico eccessivo di lavoro e stress, malattie psichiatriche, problemi psicologici, dipendenza da so- stanze. F ATTORI LeGATI ALLe ReLAZIONI INTeR - peRSONALI : disarmonia familiare, relazioni scarse o conflittuali. F ATTORI LeGATI ALL ’ AmBIeNTe : scarso supporto sociale, coabitazione in condizioni di disagio socio/eco- nomico o con persone che pre- sentano fattori di rischio, come possibili perpetratori d’abuso. Madre Terra

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