Missioni Consolata - Giugno 2015

cola balaustra. A illuminare gli spazi ci sono alcune deboli luci, ma soprattutto candele ( velas ), sparse in ogni angolo. Religione sincretica per antonomasia, l’umbanda viene considerata monoteista (Dio è chiamato Olorum o Zâmbi), an- che se la credenza negli orixás (di derivazione africana) e quella negli un pai-de-santo , il responsabile di un terreiro dell’umbanda. Imme- diatamente lo tempestiamo delle domande più disparate. Vedendoci così interessati, l’uomo ci invita a partecipare alla gira (sessione) del venerdì successivo. Spinti dalla nostra grande curio- sità, aderiamo con entusiasmo. Peraltro ci imponiamo di non fare troppa pubblicità all’invito, dato che spesso le cerimonie di um- banda, pur non essendo segrete, dai più vengono descritte come macumba nella sua accezione ne- gativa, cioè incontri dove si prati- cano malefici e dunque da evitare con cura. Celebrazione e riti Ci presentiamo puntuali, verso le nove della sera, davanti all’abita- zione di Ademarzinho. La casa è assai modesta e non ci sono inse- gne che indichino la presenza di un terreiro . Per accedervi si pas- sano due porticine. All’entrata del locale ci sono due banchi per ospi- tare chi voglia assistere alle sedute che si svolgono al di là di una pic- elementi della natura (ereditata dal panteismo indigenista) potreb- bero far pensare il contrario. Qui, nel terreiro di Ademarzinho, il sincretismo tra umbanda e cattoli- cesimo trova la sua forma con- creta e visibile in fondo al salone, dove, appoggiato a una parete az- zurra, c’è un vero e proprio altare ( congá ). Al centro un festone cir- conda una statua di San Lazzaro, accanto Santa Barbara e Nostra Si- gnora di Aparecida, oltre a un ro- sario e, poco sopra, un piccolo cro- cefisso. Sui lati dell’altare trovano invece spazio una serie di statue, sistemate su ripiani in forma di scala. Si distinguono Gesù con la croce, padre Cicero (un famoso prete brasiliano), San Francesco d’Assisi, San Giovanni Battista, Santa Teresina delle Rose, San Be- nedetto, San Michele Arcangelo, San Sebastiano. Alla destra dell’altare ci sono i tamburi ( atabaques ), che riman- dano alla tradizione africana, e l’ingresso ai locali privati del ter- reiro . Al centro della sala c’è un palo ( guna ) bianco, attorno al quale si svolgeranno le danze. Esso simbo- leggia l’unione tra la terra e il cielo, ma anche il fulcro della casa. Il celebrante ( pai-de-santo ) è Ade- marzinho, ma ad aiutarlo ci sono varie signore, alcune delle quali scopriremo essere medium. La cerimonia inizia con una distri- buzione d’incenso ( defumação ) per purificare l’ambiente. Quindi, BRASILE 16 MC GIUGNO 2015 # A sinistra : una medium e, sullo sfondo, un suonatore di tamburi ( atabaques ). In basso : un primo piano di Ademar José Soares, pai-de-santo a Floriano (Piauí). Pagina seguente : un partico- lare dei tamburi. Continua a pagina 20.

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