Missioni Consolata - Giugno 2015
bRaSiLe Testo e foto di PAOLO MOIOLA viaggio neL monDo DeLL’umbanDa / 1 I TAMBURI DI OXALÁ Da alcuni studiosi l’um- banda è considerata la religione brasiliana per eccellenza perché mi- scellanea di tutti gli elementi da cui il paese ha preso forma. Per cercare di capire abbiamo visitato alcuni «terreiros», i luoghi dove si svolgono le ce- rimonie. Le sorprese non sono mancate. F loriano. Sopra la porta d’in- gresso, sul muro color verde, la scritta recita: «Casa de productos de umbanda São Jorge». All’interno gli scaffali sono pieni: ci sono incensi e prodotti naturali per propiziare ogni genere di obiettivo (dall’amore ai soldi); e poi statue di varie dimensioni con le fattezze di santi cattolici o di al- tre persone. Nel centro di Floriano, piccola città del Piauí, ci sono ben due negozi che vendono articoli per l’um- banda. Eppure, stando alle statisti- che ufficiali o semplicemente alle risposte della gente, i brasiliani che seguono quella religione sa- rebbero pochi (o pochissimi). Anche individuare un terreiro , il luogo dove si tengono le cerimo- nie, non è impresa facile. In que- sto noi veniamo assistiti dalla for- tuna. Arriviamo a casa del signor Ademar José Soares, a pochi metri dalla riva del Paranaiba, perché lui, un uomo di 76 anni con una vi- talità ben superiore a quella pre- vedibile per la sua età, è un orga- nizzatore del bumba-meu-boi , una nota festa popolare di antica tradi- zione. Quasi subito l’obiettivo della no- stra visita diventa però un altro. Ademarzinho (i diminutivi sono una diffusa consuetudine brasi- liana) ci racconta infatti di essere # Sotto : l’altare in un terreiro di Flo- riano; seduto alla sinistra, Ademar José Soares, pai-de-santo ; in piedi, a destra, una medium.
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