Missioni Consolata - Maggio 2015
T abatinga. Gilmara Fernandes e Laurindo Lazzaretti sono una di quelle coppie che ti fanno dire: «Si sono trovati». Tanta è la complicità, il desiderio di camminare as- sieme verso una meta comune: la difesa dei popoli indigeni e delle loro modalità di vita. Hanno chia- mato il loro figlio - oggi ha un anno - Giovani Ka- muu, dove la seconda parola significa «sole» in lin- gua wapixana. Dopo varie esperienze a Roraima, Gilmara e Laurindo ora lavorano con il Conselho in- digenista missionário (Cimi) nella Vale do Javari, una terra indigena abitata da vari popoli: Matsés, Matis, Kulina-Pano, Korubo, Marubo, Kanamari e anche alcune etnie isolate. Secondo voi, inAmazzonia quali sono i mag- giori pericoli per la biodiversità? «La domanda mondiale di beni naturali, le cosid- dette materie prime, fa sì che l’Amazzonia sia vista come una grande fonte di guadagni. L’intervento umano per l’apertura di strade, la fondazione di centri urbani, la costruzione di enormi dighe per la produzione di energia elettrica, la sfrenata ricerca di minerali di tutti i tipi, l’occupazione di spazi per la produzione di alimenti destinati al mercato mon- diale rappresentano una grande minaccia per i dif- ferenti biomi dell’Amazzonia. È necessario trovare modalità diverse d’azione altrimenti tutto è a ri- schio, a iniziare dalla stessa sopravvivenza della specie umana». È giusto affermare che i popoli indigeni sono i primi difensori della biodiversità? E che, proteg- gendo le loro caratteristiche esistenziali, si di- fende al tempo stesso la biodiversità? «Per i popoli indigeni i fiumi, i laghi, le montagne, le pietre hanno vita. La foresta è piena di spiriti della vita. Difendere questo spazio sacro significa MAGGIO 2015 MC 41 A destra : Gilmara Fernandes e Laurindo Lazzaretti, volontari del Cimi nell’Alto Solimões. Pagina precedente, in alto : il logo del programma «Cultivando agua boa»; in basso , Eledilson (Kauixe), indio kaixana-tikuna presente al Forum di Manaus. LABIODIVERSITÀÈ INDIGENA DI P AOLO M OIOLA Sono tempi duri per i popoli indigeni del Brasile. Le loro terre sono invase o sotto assedio. Le loro modalità di vita si stanno perdendo o vengono messe in discussione. Difendere i popoli in- digeni significa difendere anche la biodiversità. Al loro fianco, in una battaglia che pare im- proba, si sono schierati Laurindo e Gilmara, una coppia di volontari rispettosa delle diversità, competente e appassionata. Ecco cosa ci hanno raccontato. LA TESTIMONIANZA Continua a pagina 44. DOSSIER MC BIODIVERSITÀ
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