Missioni Consolata - Aprile 2015

Frontex, per schedare gli immigrati irregolari presenti sul nostro territorio europeo. Il richiamo al «costume dei padri», quasi a indicare una pre- sunta - ma fittizia - identità culturale comune a tutti i paesi membri dell’Ue, assume inquietanti connotazioni xenofobe. Fenomeno strutturale, non emergenza Al mercato del pesce di Aci Trezza il signor Liberato prepara le reti per l’indomani. Gli di- ciamo che siamo in Sicilia per seguire l’«emer- genza sbarchi». «Ma è vero - ci chiede - che Mare Nostrum costa all’Italia 9 milioni di Euro al mese?». «Tempo fa», racconta Liberato, «trovai una barca in avaria con dei clandestini a bordo vicino a Cassibile. Chiamai la polizia marittima di Siracusa. Mi risposero: “Siamo in zona!”. Ma arri- varono quattro ore dopo e trovarono solo il capi- tano. I clandestini erano già stati caricati su una barca più piccola e portati fino alla costa. Mi chia- marono addirittura dal tribunale per farmi l’inter- rogatorio: “Quanti erano?”. Ma io ci dissi: “Mentre li salvavo, non li contavo mica”. Lo sa che c’è, si- gnora? La prossima volta mi faccio i fatti miei. La giornata di lavoro persa non me la paga nessuno». ( Cfr. Box pagina 35 ) La risposta alla domanda sul costo di Mare No- strum del signor Liberato si trova scritta a chiare lettere sul sito della Camera dei deputati 7 , nel quale si legge che l’operazione è stata finanziata per un terzo «dalle entrate dell’Inps derivanti da- gli oneri di regolarizzazione degli immigrati» del- l’ultima sanatoria 8 , nonché da «corrispondente ri- duzione del Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richie- ste estorsive e dell’usura», la quale ha comportato un taglio senza precedenti proprio nella Regione chiave di Cosa Nostra. Spenti i riflettori sull’operazione Mare Nostrum, sostituita da Triton, si è interrotta anche la «cro- naca degli sbarchi» che riportava, come un bollet- tino di guerra, il numero dei dispersi e dei salvati. ( Cfr. Box in questa pagina ) APRILE 2015 MC 37 Così vicini, così lontan i 170mila arrivi. Più di 100mila persone salvate dall’operazioneMare No- strum. 3mila le vittime. 44mila richie- ste di asilo. Il record nel 2014. S econdo l’Unhcr, nel 2014 sono stati circa 200mila i migranti che hanno tentato di attra- versare il Mediterraneo. Una cifra quasi tre volte superiore al precedente record del 2011. L’Ita- lia ha ricevuto 170mila arrivi: quasi 14.200 al mese, una media di 466 al giorno. Più di centomila le per- sone tratte in salvo nell’operazione Mare Nostrum tra la metà di ottobre 2013 e il 1° novembre 2014. Oltre 3mila le vittime. Se è vero che le richieste di asilo in Italia sono au- mentate rispetto all’anno precedente, raggiun- gendo le 44mila unità, è pur vero che il nostro paese si colloca solo al quinto posto a livello europeo. Se guardiamo poi al fenomeno dei rifugiati da un punto di vista globale, scopriamo che l’onere mag- giore grava sui paesi in via di sviluppo, che da soli hanno provveduto a dare accoglienza a dieci milioni di persone, ovvero l’86% del totale. Pakistan, Iran, e Libano sono i paesi che ospitano il maggior numero di rifugiati. La Turchia ospita da sola più di un mi- lione di rifugiati siriani. In Europa, la Germania resta il paese con il maggior numero di richieste (59% del totale), seguita da Francia e Svezia. Se si confron- tano i dati del ministero dell’Interno con quelli pub- blicati dall’Unhcr nel rapporto So close, Yet so far (from safety) , si scopre che su 28.557 cittadini eri- trei e 23.945 siriani arrivati in Italia nel 2014 (gen- naio-settembre), le richieste di asilo presentate nello stesso periodo sono state rispettivamente 367 e 405, il che rivela una tendenza da parte di queste persone a non chiedere asilo nel nostro paese e a spostarsi verso altri stati europei. S.Z. (Fonti: www.centroastalli.it www.redattoresociale.it ). DOSSIER MC SICILIA MIGRANTI

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=