Missioni Consolata - Marzo 2015

80 amico MARZO 2015 Parole di corsa Non esistendo le scuole medie superiori nei din- torni, entro nel Piccolo Seminario dei Missionari della Consolata a Biadene. È in questo ambiente che matura la vocazione sacerdotale e missiona- ria. Il contatto con i missionari reduci dall’Africa, i loro racconti e avventure, fanno nascere nel mio cuore una passione, un desiderio di realizzare la mia vita in Africa. Continuo gli studi nelle diverse case dell’Istituto: noviziato a Bedizzole, filosofia a Rosignano, teo- logia in Canada. Ottenuta la licenza in pastorale, sono ammesso al sacerdozio e destinato allo Zaire, l’attuale R. D. Congo. Ordinato sacerdote in settembre, sono in Zaire in novembre. 2. 1974-1987: missione nell’Alto Zaire a Ban- gadi . I missionari della Consolata, nel 1974, lavo- rano da quasi due anni nella diocesi di Wamba e nella diocesi di Dungu Doruma. Io arrivo nella missione di Bangadi (Dungu Doruma). La vita tra- scorre «errando» da un villaggio all’altro per in- contrare le piccole comunità cristiane sparse in un territorio senza frontiere. Vengo a contatto con le tradizioni ancestrali, le abitudini e usi degli Azande: una ricchezza di conoscenze e di valori che mi permettono di penetrare in profondità l’a- nima africana... Per raggruppare i giovani che vivono nella sa- vana, organizzo un villaggio «a taglia umana» in cui sono presenti i servizi essenziali alla vita: Padre Santino, lei ha celebrato 40 anni di sacerdozio e 40 anni di presenza in Congo. Sentimenti a caldo? La cifra tonda riempie il cuore di magia. Innalzo l’inno di lode al Signore con un infinito grazie. Voglio dire grazie anche all’Istituto: in questa co- munità religiosa ho realizzato la mia vita di sacer- dote e di missionario. Nei volti dei confratelli co- nosciuti ho scoperto la serenità di una vita messa a disposizione; con loro ho nutrito la «mia mis- sione» di creatività, impegno e coraggio. Ho amato e amo la missione. Quarant’anni di sacer- dozio e quarant’anni di missione: coincidono. È esaltante, è bello… è tutta la vita! Ci racconta in breve la sua vita missionaria? Sì. Quattro periodi l’hanno segnata. 1. L’infanzia e la gioventù . Sono nato a Pede- robba (Treviso) un bel giorno del mese di giugno del 1946, quando il sole e la creazione erano in festa. Sono venuto al mondo per rallegrare mamma Assunta e papà Albino che, anche nella povertà, volevano dare un fratellino alla piccola Lina nata nelle ristrettezze della guerra. La fami- glia, governata dal nonno Giuseppe possiede un lotto di terreno e qualche mucca che le permette di vivere. Cresco frequentando la scuola elemen- tare del paese e la parrocchia nei vari gruppi d’a- zione cattolica. di Chiara Viganò Padre Santo Zanchetta, nato il 29 giu- gno 1946 a Pederobba, Treviso, è missionario in Congo R. D. da quattro decenni. Sua ultima missione in ordine di tempo è quella di St. Hilaire, nella periferia della grande ca- pitale Kinshasa. Una delle «periferie» di cui papa Francesco parla pen- sando alla missione. 40 anni di missione: possibile, fattibile © Af MC/S Zanchetta

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