Missioni Consolata - Marzo 2015
78 amico MARZO 2015 di Ramona Balint Missione & Missioni P er me e il mio compagno Daniel il viaggio missionario dell’estate scorsa in Mozam- bico non è stato soltanto un’esperienza di gruppo, ma anche di famiglia. Questo perché, anche se avevamo pianificato di andare in due, un paio di settimane prima della partenza ab- biamo scoperto che saremmo stati in tre. Le due esperienze, la missione e la gravidanza, inizialmente ci sono sembrate escludersi a vi- cenda, però le rassicurazioni del medico - e so- prattutto quelle di padre Nicholas Muthoka - ci hanno dato forza e fiducia nel nostro cammino. Certamente non tutti i nostri conoscenti hanno condiviso la decisione, considerandoci folli e ir- responsabili. Però noi sapevamo che a Mapinhane saremmo stati circondati dai padri e dalle sorelle missionarie, che avremmo avuto il sostegno del gruppo, e che avremmo avuto Dio ogni giorno in mezzo a noi nella preghiera. Cosa ci poteva succedere di male? Una volta arrivati in Mozambico, ho cercato di essere più previdente possibile e ho anche sen- tito che alcune cose non potevo farle insieme ai compagni di missione, sia per spossatezza che per proteggere il piccolino. Il mio più grande dispiacere è stato il fatto che, secondo il medico, dovevo evitare di stare troppo vicino ai bambini piccoli o malati, cosa che andava contro i miei istinti. In ogni caso, anche se non ho potuto gio- care a calcetto con gli altri come mi sa- rebbe pia- ciuto, o ar- rampicarmi sugli alberi, ad esempio per andare a prendere il piccolo Alifiado che non riusciva a scendere, ho avuto l’occasione di osservare le realtà del posto. Ho potuto conoscere alcune delle ragazze dell’internato, condividere con loro sogni e desideri, sentire le loro opinioni sulla vita, il matrimonio e la famiglia. Prima di andare in Mozambico non pensavo che tra i ra- gazzi africani ci fossero tante persone con voglia di studiare, di andare all’università e di fare car- riera come noi. Mi rattrista pensare che tra le tante, purtroppo solo poche avranno davvero Aspettare un bimbo... e andare in Africa Nell’estate del 2014 un gruppo di giovani ha fatto un’e- sperienza missionaria in Mozambico. Tra loro an- che un bimbo non ancora nato, anzi, da poco con- cepito. Ecco le riflessioni di chi lo portava in Africa nel suo grembo. © Af MC/R Balint 2014
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