Missioni Consolata - Marzo 2015
INDICE \\ 73 EDITORIALE \\ 74 PER LA PREGHIERA \\ 76 PROGETTO \\ 78 MISSIONE & MISSIONI \\ 80 PAROLE DI CORSA .01 Caro amico S i avvicina l’ora - ed è già compiuta - in cui la luce spezza le tene- bre, quelle tanto amate perché stendono l’oblio sul nostro male, procurato, subito, partecipato. «Gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce» (Gv 3,19) perché le loro opere non venis- sero riprovate, perché identificavano se stessi con i loro peccati e iniquità. Viene l’ora - ed è già compiuta - in cui la luce sulla nostra realtà non fa più paura, non perché la realtà sia migliore di come credes- simo, ma perché è amata, salvata, e quindi sì, perché è migliore: non è sola, giudicata, abbandonata. Arriva l’ora in cui Lui, il Dio innalzato (Gv 12,20-33), conclude con noi un’alleanza nuova, e incide direttamente sul nostro cuore il suo amore: non su tavole di pietra, esterne, ma sui tessuti molli e allo stesso tempo tenaci del nostro nucleo vitale (Ger 31,31-34). Ecco l’ora in cui Lui attira tutti a sé. In cui conosciamo già e non ancora il nostro Signore. In cui scopriamo impressa in noi la sua immagine, e in Lui la nostra dimora. È forte, in quest’epoca ambigua di terrorismo, di crisi finanziarie, di pan- demie, di impoverimento e disparità crescenti, la tentazione di credere più alle tenebre che alla luce. Eppure Lui è qui, ci attira a sé, ci innalza con Lui. E a quelle persone che ci chiedessero «vogliamo vedere Gesù» possiamo indicarlo nel loro battito cardiaco, nell’ombra che le protegge, nell’alti- tudine a cui è attratto il loro spirito, nella vita morta che risorge, in ciò che di vero e bello già conoscono. Con l’augurio di sentire fortemente il desiderio di «vedere Gesù», buon cammino da amico . Luca Lorusso
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