Missioni Consolata - Marzo 2015

MARZO 2015 MC 69 MC RUBRICHE Val Pellice in Piemonte, ndr ), co- muni sotto i 500 abitanti, la mag- gioranza dei quali è valdese, con tanto di sacerdote cattolico resi- dente. In secondo luogo, non si può imporre alle altre le logiche della confessione maggioritaria, anche perché, per forza di cose, mentre è facile in un territorio molto piccolo trovare 500 catto- lici, non lo è altrettanto trovare, ad esempio, 500 luterani. I lute- rani, che pure hanno l’intesa, sono circa seimila volte meno numerosi dei cattolici, e dunque, mediamente, 500 luterani sa- ranno sparsi per un territorio sei- mila volte più vasto: cosa che rende loro impossibile avere un unico ministro di culto. In terzo luogo, spesso le confessioni mi- noritarie hanno dei ministri di culto che, per mantenersi, hanno un altro lavoro, come del resto la maggioranza dei rabbini: non si può pensare siano in grado di svolgere lo stesso lavoro di un sacerdote cattolico a tempo pieno. In quarto luogo, la per- centuale di praticanti è spesso più alta nelle minoranze più re- centi di quanto lo sia tra i catto- lici o altre confessioni storiche, nelle quali la secolarizzazione ha prodotto effetti tra i fedeli. Ecco, eliminando questo obbrobrio, si rimedierebbe a gran parte del problema. Basterebbe un’indica- zione del ministro dell’Interno, o del dirigente preposto, visto che la decisione è stata di un diri- gente, e non certo una legge. Il parere del Consiglio di Stato non può valere più della Costituzione o di una legge. Né è accettabile che una cosa applicata senza si- gnificative limitazioni dal regime Zachary Jean Paradis/Flickr.com PiùCulture - Migrazioni e ncontri a Roma/Flickr.com fascista (salvo il baratro delle leggi razziste, naturalmente), venga ristretta oggi, dopo set- tant’anni di democrazia». Nella società multiculturale ita- liana, di cui si parlava all’inizio, appare urgente affrontare an- che altri problemi, in partico- lare quello dell’immigrazione e quello della «cittadinanza». È possibile arrivare a una piena attuazione della libertà reli- giosa senza che la nuova legge venga accompagnata da altre leggi che riguardino quelle due questioni? Libertà religiosa, im- migrazione e cittadinanza non costituiscono una trilogia che deve andare insieme? «A mio parere le cose sono ben distinte. Le leggi sull’immigra- zione si applicano indifferente- mente a cattolici, musulmani, atei e chiunque altro, com’è giu- sto. E la libertà religiosa riguarda italiani, immigrati regolari e irre- golari, turisti e passanti, com’è giusto. Tutte questioni delicate, ma distinte. Solo un paese, oltre alla Città del Vaticano, ch’io sap- pia, regola l’immigrazione sulla base della religione: Israele, che definisce se stesso come stato ebraico, ma è più facile diventare cittadino italiano per un extra comunitario che diventare ebreo per un gentile». Paolo Bertezzolo Note: 1- L’articolo 8 della Costituzione sta- bilisce che i rapporti delle confes- sioni religiose con lo stato «sono regolati per legge sulla base di in- tese [accordi] stipulate con le rela- tive rappresentanze».

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