Missioni Consolata - Marzo 2015

68 MC MARZO 2015 Libertà Religiosa bambini di otto giorni, dunque senza alcun assenso, ma è anche vero che è tradizione antichis- sima, che non ha alcun effetto negativo. Ben altra cosa sono le mutilazioni femminili, anche esse tradizionali in certe etnie, ma del tutto inaccettabili nella nostra ci- viltà». Si può realisticamente pensare che essa sia approvata nel corso della presente legisla- tura? «No. Ma non mettiamo limiti alla Provvidenza». C’è chi sostiene che, a seguito della stipula delle intese con di- versi culti religiosi, sia aumen- tato il divario tra i diritti di que- sti e i diritti di quelli che le in- tese non le hanno stipulate. In altri termini, mentre si opera per realizzare una piena egua- glianza tra tutti i culti religiosi, paradossalmente si fa crescere la disuguaglianza tra di loro. La «strada delle intese» è davvero quella migliore da seguire? Tra l’altro, procedendo per questa via, oggi si è finito col ritrovarci in una condizione piuttosto complessa, tra le intese - che nascono da accordi bilaterali tra una confessione religiosa e lo stato -, la legge del ’29 an- cora in vigore e la nuova legge che non viene avanti. «Indubbiamente il problema c’è. Ma non dimentichiamo che la Repubblica Italiana nasce con sentarsi nelle feste della propria confessione: teoricamente ogni giorno la Chiesa Cattolica festeg- gia una ricorrenza, o uno o più santi. Parlando di prevenzione dei problemi che si possono creare con talune confessioni, c’è chi propone di imporre nelle moschee l’uso del solo italiano, perché l’eventuale incitamento all’odio possa essere riscontrato più facilmente, e conosco dei musulmani che non sarebbero contrari. Resta il problema che il Corano deve poter essere letto in arabo, che per loro è lingua sa- cra. In ogni caso, non si può farne una norma generale: vuoi vietare la messa in latino, che fino a 50 anni fa era l’esperienza comune di tutti i cattolici, schiac- ciante maggioranza nel paese? Vuoi vietare agli ebrei di leggere la Torah in ebraico, la lingua in cui per loro, e anche per noi cri- stiani, è stata scritta da Mosè sotto la dettatura di Dio? Ci vuole molto pragmatismo. Pren- diamo l’aspetto delicato della circoncisione: è vero che è un atto irreversibile praticato su una diseguaglianza pregressa co- stituita dal Concordato, che nep- pure il Partito Comunista, teori- camente ateo, tentò seriamente di abrogare. Purtroppo c’è stato di recente un vero e proprio passo indietro con l’assurda e in- costituzionale decisione del mini- stero dell’Interno di applicare un inopportuno parere del Consiglio di Stato, il quale - per la prima volta dalla legge del 1929 - ha in- dicato un limite numerico mi- nimo di fedeli per il riconosci- mento dei ministri di culto, per di più nell’esorbitante cifra di 500, nel presupposto, peraltro falso, che tale sarebbe il numero mi- nimo dei fedeli nelle parrocchie cattoliche con sacerdote resi- dente. Orbene, in primo luogo ci sono, proprio nella mia valle (la Francesco Urso/Flickr.com Michela Di Mario/Flickr.com # Da qui sopra : santa messa della comunità cingalese di Milano, nella chiesa di Santo Stefano. | La facciata della sinagoga di Torino. | L’inizio del Ramadan, il mese sacro per i fedeli musulmani di tutto il mondo, alla Grande Moschea di Roma. | Chiesa valdese di piazza Cavour, a Roma. | La home page del sito web personale del sena- tore Lucio Malan: www.luciomalan.it.

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