Missioni Consolata - Marzo 2015

esempio, i saldatori) e gli idrocar- buri solventi (trielina). Altro fat- tore di rischio importante sono i traumi cranici ripetuti. Fattori protettivi dalla malattia sembrano essere il consumo di caffeina, gli estrogeni, i farmaci anti-infiammatori non steroidei e il fumo di tabacco. Quest’ultimo però è da evitare, visto il suo ruolo nel cancro del polmone e nell’insorgenza dell’aterosclerosi. Le cure Attualmente non esiste una cura per la malattia di Parkinson, ma il trattamento farmacologico, la chirurgia e la gestione multidisci- plinare del malato possono con- tribuire ad alleviare i sintomi. Poi- ché la malattia è scatenata dalla riduzione della dopamina in cir- colo, la terapia farmacologica mira a ripristinarne il livello. Il far- maco più usato, la levodopa, viene convertito in dopamina nei neuroni dopaminergici, tuttavia solo il 5-10% raggiunge il cer- vello. Il resto viene trasformato altrove, causando una serie di ef- fetti collaterali, come nausea, di- scinesia (movimenti involontari) e rigidità articolare. Dopo circa 10 anni di terapia con levodopa, i pazienti sono in gran parte affetti da queste complicanze da far- maco. Inoltre dopo un numero di anni variabile, il trattamento non è più in grado di fornire un con- trollo motorio stabile. In questi casi è possibile ottenere un mi- glioramento ricorrendo alla chi- rurgia stereotassica che consente di raggiungere formazioni situate Cause I sintomi del Parkinson sono la conseguenza del danneggia- mento di aree profonde del cer- vello - i gangli della base (nuclei caudato, putamen e pallido) - che partecipano alla corretta esecu- zione dei movimenti. In partico- lare si verifica la morte di una consistente quota (fino al 70%) di neuroni dopaminergici, i quali producono dopamina, un neuro- trasmettitore che favorisce l’atti- vità motoria. Caratteristica della malattia di Parkinson è la pre- senza, nei neuroni rimanenti, di formazioni, dette corpi di Levy, costituite dalla proteina alfa-sinu- cleina. Per molti malati di Parkin- son la causa della malattia non è nota, ma in una piccola percen- tuale di casi, circa il 5%, la malat- tia si verifica a seguito di una mu- tazione genetica: di uno tra i geni specifici che, ad esempio, codifi- cano per l’alfa-sinucleina (Snca), per la parkina (Prkn) e per la dar- darina (Lrrk2). Tali mutazioni sono la causa di circa il 5% dei casi di familiarità del Parkinson, i quali sono a loro volta il 15% del totale. Fattori di rischio Tra i fattori di rischio della malat- tia pare esserci l’esposizione a in- quinanti ambientali come i fito- farmaci, gli insetticidi come il ro- tenone, gli erbicidi come il dissec- cante paraquat e il defoliante Agente Orange (usato durante la guerra del Vietnam per stanare i vietcong nascosti nella foresta), i metalli pesanti (a cui sono espo- sti alcuni lavoratori come, ad MC RUBRICHE MARZO 2015 MC 61 nella profondità del cervello, gra- zie all’ausilio di dispositivi radio- logici. Attualmente sono in corso ricerche per mettere a punto una terapia genica, che prevede l’uso di virus non infettivi per portare nel nucleo subtalamico, che re- gola il circuito motorio, un gene utile alla produzione del neuro- trasmettitore Gaba, anch’esso deficitario nel Parkinson. Un altro fronte di ricerca è quello che prevede la sostituzione dei neuroni dopaminergici andati perduti con cellule staminali. Le cellule staminali possono essere embrionali, neurali adulte o fe- tali, autologhe (derivanti dal mi- dollo osseo o da altri tessuti dei pazienti stessi), e derivanti dal cordone ombelicale. Le staminali embrionali sono cellule capaci di differenziarsi in qualsiasi tessuto, tuttavia il loro uso rappresenta un problema etico. Inoltre esse possono causare la formazione e lo sviluppo di tumori, e rigetto. Solo proseguendo con la ricerca sarà possibile risolvere questi problemi. È indispensabile, quindi, che vi sia una maggiore sensibilità su questi temi, soprat- tutto a livello parlamentare, af- finché siano recepite tanto l’im- portanza della ricerca, quanto la necessità di supportare la ge- stione dei malati. Rosanna Topino Novara La prima puntata, dedicata all’Alzhei- mer, è apparsa su MC 12/2014, pp. 66-69. # Pagina precedente : due malati fa- mosi. Muhammad Ali nel 2012 e ai tempi delle sue vittorie e Giovanni Paolo II. # Qui, da sinistra : il cardinale Carlo Maria Martini. | Un disegno mostra la postura tipica di una persona con la malattia di Parkinson. | Una locandina danese di sensibilizza- zione. Sulla scalinata è sovrappo- sta l’immagine di una catena mon- tuosa. La scritta sul primo gradino recita: «Il mondo appare diverso quando soffri di Parkinson». Arturo de Albornoz/Flickr.com

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