Missioni Consolata - Marzo 2015

- Continua a pagina 56 - anni, il più vecchio 41», ci dice Ednila, la segretaria. Rafael, il responsabile, si offre di mostrarci la struttura. Ci sono nu- merose casette dipinte con colori diversi (azzurro, giallo, verde, rosso) e circondate da curatissime aiuole. Ognuna è adibita a una specifica attività: l’ambulatorio, la palestra, le camere degli interni, gli alloggi di coloro che già hanno fatto una parte del percorso, una casa con la cucina comune (in cui lavorano alcuni interni), un’altra che ospita una saletta per riunioni e video, la cappella Nostra Signora di Guadalupe. «E quella là in fondo - indica Rafael - è la casa dei “pa- drini”. Cioè di coloro che sono ve- nuti per disintossicarsi e, una volta recuperati, si sono fermati per aiu- tare gli altri». Sono tanti coloro che, entrati come ospiti, si sono in seguito fer- mati come volontari. È lo stesso percorso compiuto da Rafael, ex tossicodipendente. «Sono entrato nella Fazenda nel 2005. Dopo il mio recupero ho deciso di rima- nere come volontario. Sono quindi uscito per qualche anno, ma poi sono rientrato con mia moglie Erica. E oggi viviamo qui assieme ai nostri due bambini» 3 . RORAIMA 52 MC MARZO 2015 Nata nel 1983 su iniziativa di pa- dre Hans Stapel, missionario tede- sco, e di Nelson Giovanelli Rosendo dos Santos, la Fazenda da Espe- rança è oggi una realtà consolidata e soprattutto riconosciuta nell’am- bito del recupero dalla tossicodi- pendenza. Conta quasi 100 sedi di- stribuite in tutto il Brasile e in altri 16 paesi. La sede di Iracema porta il nome di Fazenda Nossa Senhora de Gua- dalupe. Aperta nel dicembre del 2009, ospita una ventina di «in- terni» (chiamati anche recuperan- dos , ma non pazienti o ricoverati), tutti maschi. «Il più giovane ha 14 # Sopra : la casetta centrale della Fa- zenda Nossa Senhora de Guadalupe, a Iracema (Roraima). Qui accanto : contenitori di olio riciclato davanti alla fabbrica di sapone. Qui sotto : padre Hans Stapel. Sotto a destra : il ponte di Kako Caminha, a Manaus (Amazonas), sotto il quale vive un folto gruppo di ragazzi di strada.

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