Missioni Consolata - Marzo 2015

MARZO 2015 MC 51 RORAIMA Testo e foto di PAOLO MOIOLA B r-174 . Lasciamo la desolata cittadina di Caracaraí per ri- prendere la strada fede- rale, sempre poco transi- tata. Passiamo tenute agricole, aree verdi e praterie con animali in li- bertà. Poi, in prossimità di Ira- cema, un cartello avverte che siamo nei pressi della Fazenda da Esperança ‚ una fattoria con carat- teristiche particolari. «È una co- munità terapeutica per tossicodi- pendenti diffusa in tutto il Bra- sile», ci spiega dom Roque Palo- schi, nostra infaticabile guida. La droga ha raggiunto ogni angolo del Brasile, compresa l’Amazzonia. Anzi, dato che la regione confina con tutti e tre i grandi produttori di coca (Colombia, Perù e Bolivia), essa è divenuta un importante luogo di transito 1 , in particolare per la cocaina e i suoi sottopro- dotti (crack, óxi, merla) 2 . Rafael e gli altri La Fazenda è cresciuta proprio a lato della strada, all’ombra di grandi alberi. Non facciamo in tempo a scendere dall’auto che già si è formato un capannello di persone. Sono in maggioranza gio- vani, ma tra loro c’è anche un si- gnore con una maglietta di una squadra di calcio che pare più avanti negli anni. Tutti hanno volti distesi e sorridenti, l’esatto con- trario di quelli segnati dalla droga o dall’alcol. LUNGO IL RIO BRANCO. VIAGGIO A RORAIMA / 4 La droga - il crack, in particolare - ha rag- giunto ogni angolo del Brasile. È un’epidemia che pare inarrestabile. A Iracema (Roraima) abbiamo visitato una comunità terapeutica che fa parte della rete «Fazenda da Espe- rança». Gli ospiti, in maggioranza giovani, stanno recuperando la loro dignità con il lavoro e la vita comunitaria. LIBERATI DAL CRACK # In alto : Rafael, già responsabile a Iracema (Roraima), oggi è a capo della Fazenda da Esperança a Coromandel (Minas Gerais).

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