Missioni Consolata - Marzo 2015

Curare gli infermi DI C YNTHIA A WOR I pastori nomadi hanno sempre creduto nell’effi- cacia della medicina tradizionale e nell’uso di erbe medicinali. Ma non tutto si può curare con esse, e allora normalmente sopportano i loro mali in silenzio e solo quando non ne possono più cer- cano aiuto all’ospedale della missione. Questo è ciò che ci dice suor Anna Muturi ( nella foto ), delle Suore Dimesse, che dirigono il Dispensario Catto- lico a Rumuruti. Le Suore Dimesse aprirono il Dispensario di Rumu- ruti nel 1992. Suor Anna dice che «in questa area c’era veramente un grande bisogno di un centro per la salute, così la missione pensò all’ospeda- letto che assiste giornalmente i malati. Ogni primo giovedì del mese offriamo servizio oculistico e odontoiatrico. Abbiamo pure un reparto di mater- nità e pediatria». Secondo la suora il servizio che il dispensario offre, incontra molti problemi, non ultimo quello finan- ziario, perché la gente pensa che essendo il dis- pensario cattolico, i servizi debbano essere gra- tuiti. Naturalmente tutti gli ammalati vengono cu- rati, e nessuno viene mandato a casa senza essere stato esaminato. Spesso però si presentano per- sone che, oltre alle medicine, hanno bisogno di al- tro e allora, quando si può, il dispensario provvede per i più poveri anche vestiti e cibo. Suor Anna dice: «Un gran numero di infermi soffrono di de- pressione. Allora li ascoltiamo e consigliamo. Par- liamo loro di Dio e diamo loro informazioni su come migliorare la loro salute. Questo è il nostro modo di evangelizzare». L’orario del dispensario è molto flessibile e sempre le suore rispondono alle emergenze, sia di giorno che di notte, e sovente perfino durante le funzioni religiose. I n Thome, a sedici chilometri da Rumuruti, c’è un altro piccolo dispensario con tre letti e con un piccolo reparto maternità. È stato fatto nel 2011 grazie all’aiuto di un gruppo di medici italiani di «Africa nel Cuore» che hanno voluto sostenere gli sforzi della missione. Il dispensario ha allargato oggi i suoi servizi in altri settori: una falegnameria, un allevamento di galline, un orto sperimentale e un servizio di acqua potabile. Ambedue i dispensari, Rumuruti e Thome, offrono servizi di prim’ordine: consulte, analisi, accerta- menti, distribuzione di farmaci, e fa l’impegnativa presso altri ospedali regionali nei casi più com- plessi. Sono dotati anche di farmacie ben fornite, grazie all’aiuto di amici e Ong. Ogni dispensario è servito da un’infermiera, un farmacista e un tec- nico di laboratorio. Occasionalmente si uniscono anche i medici italiani. Per il futuro, Suor Anna vor- rebbe anche un reparto maternità più ampio, in quanto gli ospedali del distretto sono inadeguati e tante donne devono andare fino a Nyahururu. Questi dispensari cattolici sono orgogliosi dei ser- vizi che offrono alla gente; non trattano solo corpi ma in primo luogo persone. Costituiscono un inve- stimento per il futuro e aiutano a creare stabilità sul territorio. Il loro contributo non si può valutare solo in termini economici, ma va visto e misurato soprattutto col numero di vite che toccano e mi- gliorano. MARZO 2015 MC 49 DOSSIER MC RUMURUTI Una storia senza «fine» La storia raccontata a più mani in questo dossier non ha una conclusione, perché i protagonisti la stanno ancora scrivendo. È davvero una storia di frontiera, nella quale un uomo di Dio che si avvicina agli ottantacinque da vent’anni è il capofila in una marcia di uomini e donne che hanno un solo desiderio: vivere in pace. Per- sone semplici e povere che desiderano solo godere della loro terra e vivere in ar- monia, da buoni cristiani, senza che mestatori, politicanti e affaristi vengano a seminare zizzania. Che Dio esaudisca la loro preghiera. ________________________ Il testo è stato adattato da quanto pubblicato sulla rivista The Seed , maggio 2014, edita dai missionari della Consolata in Kenya e diretta da padre Daniel Mkado.

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