Missioni Consolata - Marzo 2015

DOSSIER MC RUMURUTI L e comunità dei pastori nomadi in Kenya hanno tradizioni, come il far sposare ra- gazze ancora minorenni, la mutilazione ge- nitale e le razzie di bestiame, che fanno a pugni con lo stile di vita di una società multiet- nica, scolarizzata e sedentarizzata. Ma oggi c’è un altro male silenzioso che sta emergendo, proprio come conseguenza dell’incontro-scontro tra due modi di vita contrastanti, quello tradizionale e quello moderno: il lavoro minorile. Ogni anno all’apertura della scuola, a gennaio, ci sono presidi che non sono mai sicuri se tutti i loro allievi ritorneranno sui banchi di scuola. Lo stesso accade all’inizio di ogni trimestre a maggio e set- tembre. La scuola di Matigari, diretta dal profes- sor Hosea Ole Naimado (un maasai), è una prima- ria mista del tutto speciale nel distretto di Laiki- pia West. È stata pensata per aiutare i figli dei no- madi dando loro vitto e alloggio mentre le loro fa- miglie si spostano seguendo le mandrie. Per il pre- side questa incertezza è causa di grave preoccu- pazione per il corpo insegnante. Ragazzi e ragazze molto intelligenti, che sono stati nella scuola per un intero trimestre, al successivo non si ripresen- tano. Potrebbero essere andati in Samburu, a Ba- ragoi o Isiolo (località a oltre 100 km di distanza) seguendo il bestiame di famiglia, ed essere impos- sibilitati a tornare. Il preside racconta di avere avuto una ragazzina brillante in prima media, era la capoclasse. Ora è scomparsa, e non c’è verso di rintracciarla. Dove vanno a finire questi ragazzi? Il professore risponde sconsolato: «Per le ragazze c’è il matri- monio precoce; per i ragazzi, invece, se dopo l’ini- ziazione (il rito di passaggio che li rende moran - guerrieri, ndr ) non riescono a mantenersi, si of- Nomadismo e Lavoro miNoriLe UNA SILENZIOSA MINACCIA DI L OURINE O LUOCH Per uno che viaggiasse nelle vaste pianure del Laikipia, non sarebbe difficile incontrare qualche ragazzino o ragazzina sui nove, dieci anni, che, invece di essere a scuola, sta pascolando centi- naia di pecore e capre. Non sempre il bestiame è di proprietà della famiglia, spesso il ragazzo è alle dipendenze di qualcuno per questo lavoro.

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