Missioni Consolata - Marzo 2015

40 MC MARZO 2015 nari. Da allora la missione ha conosciuto un conti- nuo sviluppo per rispondere alle necessità del luogo. Al presente è una piccola cittadella che comprende un centro pastorale per gli incontri di formazione dei catechisti e dei vari operatori pa- storali e leader comunitari, un asilo, una moderna scuola con elementari e medie, la scuola seconda- ria femminile, il dispensario, il convento delle suore Dimesse (fondate a Vicenza nel 1579 dal ve- nerabile Antonio Pagani), la falegnameria, un’offi- cina, un grande orto, diversi campi da gioco, un salone polivalente, più l’indispensabile pozzo per dare acqua potabile a tutto il complesso. Sviluppo umano integrale Il territorio in cui opera la missione è caratteriz- zato da tutte le speranze che la frontiera ispira ma anche da tutti i drammi e le conflittualità che una società in continuo cambiamento si porta die- tro, accentuate da una natura apparentemente suggestiva ma in realtà segnata dai capricci del tempo, per cui improvvise o prolungate siccità possono distruggere i raccolti o alterare gli equili- bri tra pastori e agricoltori. La regione è costante- mente provata da tanti mali: razzie di animali, dif- fusione di armi leggere, povertà endemica, prati- La Parrocchia deLLa santa famigLia USCIRE VERSO I POVERI COSTRUIRE LAPACE DI S TEPHEN M UKONGI da cappella sperduta nella savana a fiorente missione e polo di pace e riconciliazione: l’im- presa dei missionari della consolata di trasformare una regione di grandi contrasti e divisioni in una comunità sul modello della santa famiglia ( Familia Takatifu ), cui la missione è dedicata. L’ ombra degli alberi della parrocchia di Rumuruti offre un sospirato sollievo dalla calura insopportabile del plateau a ca- vallo dell’equatore. Gli alberi piantati da padre Antonio Bianchi (classe 1922) negli anni No- vanta, hanno profondamente cambiato l’ecologia del luogo la cui vegetazione, all’arrivo dei missio- nari della Consolata nel 1991, consisteva sì e no di una mezza dozzina di alberi del pepe ( schinus molle ) attorno alla casetta di legno in cui abita- vano. Rumuruti è oggigiorno una parrocchia enorme, con un territorio che da Sud-Ovest a Nord-Est mi- sura oltre cento chilometri, e con ben 27 cappelle sparse nella grande piana semiarida che fa da ponte tra gli altipiani della sviluppata e ricca zona agricola centrale attorno al Monte Kenya e l’arido Nord abitato prevalentemente da pastori nomadi e seminomadi. Nata come cappella di Nyahururu (una missione fondata nel lontano 1954 dai missionari della Con- solata, passata poi ai sacerdoti fidei donum della diocesi di Padova e diventata diocesi nel 2002), quando divenne parrocchia nel 1991 aveva già una bella chiesa in muratura dedicata alla Santa Fa- miglia ( Familia Takatifu ) e la casetta dei missio-

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