Missioni Consolata - Marzo 2015

ISRAELE 30 MC MARZO 2015 # Qui accanto e in basso a destra : Hebron (Cisgiordania, Palestina), ebrei in preghiera nella «grotta dei Patriarchi». # In basso : 27 luglio 2014, a Gerusa- lemme ortodossi di Neturei Karta protestano contro gli attacchi israeliani a Gaza. I loro cartelli recitano: «Il popolo ebreo invia le proprie condoglianze alle famiglie di coloro che sono stati uccisi a Gaza»; «L’esercito sionista non rappresenta gli ebrei e l’ebraismo». © Afp / Saeed Qaq - Anadolu Agency la guerra. Il bianco e il nero sono i colori che contraddistinguono queste comunità. All’ingresso del quartiere cartelli avvertono i turisti di «non passare con vestiti immodesti e vanitosi», mentre altri manifesti denunciano Israele e il sionismo specificando, di volta in volta, che «gli ebrei non sono sionisti», «i sionisti non sono ebrei, ma razzisti», e che le varie comunità «pregano D-o (Dio) af- finché ponga immediatamente fine al sionismo e all’occupa- zione». Lungo le strade gli uomini coprono il capo con i shtreimel o kolpik a seconda del gruppo a cui appar- tengono, da cui penzolano i payot , i boccoli, lasciati crescere per ri- spettare il comandamento della Torah tratto dal Levitico 19,27. An- che nei giorni più caldi molti indos- sano il bekishe , il soprabito nero o una giacca, sempre nera. Le donne devono vestire tzniyut , modestamente. Al sesso femmi- nile è fatto obbligo di indossare gonne che coprano il ginocchio sin dal compimento del terzo anno d’età, e di coprire le altre parti del corpo con camicie a maniche lun- ghe e colli allacciati. Dopo il matri- monio, un tichel avvolge il capo in modo da non mostrare i capelli. Tra i Satmar molte donne si ra- sano addirittura il capo cosicché le Da Gerusalemme a New York Altri gruppi di Ebrei ortodossi completano la complessa e varie- gata galassia antisionista ebraica. Quasi tutti si concentrano a Gerusalemme nel quartiere di Mea Shearim, considerato da molti uno spaccato di vita medioe- vale. È, naturalmente, un’esagera- zione, ma è anche vero che chi si addentra tra le vie di quest’area, così come in quella di Williamsburg a New York, ha l’im- pressione di essere ricondotto a una società tradizionale che si ri- trova nelle fotografie precedenti © Gianluca azzolino

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