Missioni Consolata - Marzo 2015

MARZO 2015 MC 21 MC ARTICOLI # Sotto a sinistra : un murales nei pressi di piazza Tarhir, fatto durante le mani- festazioni del 2011. # Qui sotto : entrata del monastero copto di San Tawdros. Papa copto. «Tawadros - spiega Awad Baseet, giornalista cristiano e attento osservatore delle dina- miche politiche egiziane - sostiene l’attuale regime ed è ricambiato. Tanto è vero che la nuova Costitu- zione assicura alcuni posti ai cri- stiani. Temo però che ciò non cambi la sostanza delle cose: or- mai i copti non hanno più una forte influenza sulla politica». al-Sisi sta portando avanti la sua battaglia anche in campo teolo- gico. In un discorso tenuto all’uni- versità al Azhar nel giorno della nascita del profeta Maometto, il presidente ha chiesto ai leader re- ligiosi musulmani «una rivolu- zione per estirpare il jihad (la guerra santa, ndr )». E ha ag- giunto: «La genesi del problema è in un pensiero che si origina dal corpo di testi e idee che abbiamo consacrato negli anni, fino a con- siderare impossibile distanziarsi da esse, con il risultato di provo- care l’ostilità del mondo […]. Non è possibile che 1,6 miliardi di mu- sulmani vogliano uccidere gli altri 6 miliardi di abitanti della Terra». Ma al-Sisi non si sta muovendo solo su un piano politico-militare. Conscio che le rivolte della Prima- vera araba erano nate anche dalla crisi economica che aveva inve- stito il paese, il generale ha pro- gettato ampi interventi per favo- rire la ripresa. In particolare ha an- nunciato l’avvio di grandi opere pubbliche, tra le quali il raddoppio di una parte del canale di Suez e la costruzione di centrali elettriche (molte delle quali dovrebbero sfruttare le potenzialità del so- lare). Parallelamente ha iniziato a ridurre i sussidi su carburanti, pane, zucchero, tè, ecc., che dre- navano circa l’8% del Pil nazionale. «Questo non basta - sostiene Ba- seet -, servono riforme di più am- pio respiro che permettano non solo a un mercato bloccato di aprirsi, ma di garantire l’ingresso di attori stranieri. In questo senso è allo studio un progetto di legge per cambiare l’attuale normativa sulla proprietà. Le nuove norme dovrebbero permettere l’ingresso degli stranieri nelle società egi- ziane come soci di maggioranza. Questo potrebbe essere utile, ma è chiaro che rischia di essere un di- scorso fine a se stesso se il con- trollo del territorio e dell’econo- mia viene mantenuto dal blocco militare». La stabilità assicurata da al-Sisi in- sieme ai fondi che arrivano dai paesi del Golfo (30 miliardi di dol- lari l’anno per i prossimi quattro anni) hanno però già portato al- cuni risultati. Nel primo trimestre 2014 il Pil è cresciuto del 2,5%, nel secondo trimestre di circa il 4%. «La produzione industriale - conti- nua Baseet - sta riprendendo. Questo è un dato positivo. Anche lo scambio con l’estero sta miglio- rando: nel 2014 si è attestato in- torno ai 17 miliardi di dollari con- tro i 15 del 2012. Ma ancora lon- tano dai 36 del 2011. Il turismo sta lentamente risalendo la china. Nelle località sul Mar Rosso e sul Mediterraneo le presenze stanno aumentando. Purtroppo mancano all’appello i turisti nei luoghi sto- rici. In questo senso paghiamo an- cora l’instabilità della Primavera araba». Enrico Casale ______________ MC sull’Egitto: Il gigante ha i piedi di sabbia (10/2010); Sangue e orgoglio (3/2012); La religione del potere (4/2012) Prima e dopo la Primavera (6/2013); Una primavera solo all’inizio (7/2014). © AfMC © Enrico Casale

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