Missioni Consolata - Marzo 2015

MC ARTICOLI ferreo della Valle del Nilo e del di- stretto della capitale. In queste regioni è più semplice anche per- ché in esse la situazione politica è stabile. Sta invece incontrando difficoltà nel Sinai dove il con- trollo dello stato è quasi comple- tamente assente ( vedi box ). Dal punto di vista della politica estera, la Libia viene considerata «stretto vicinato» e, in quanto tale, questione di «sicurezza in- terna dell’Egitto». I motivi sono facili da comprendere. Tra Egitto e Libia corre un lunghissimo con- fine comune, attraverso cui c’è un continuo passaggio di uomini, mezzi, armi. Spesso tra questi sog- getti ci sono personalità legate a vario titolo alla Fratellanza musul- mana e anche terroristi. La scorsa estate l’Egitto ha subito una serie di attentati su quella frontiera e quindi vede la Libia come un peri- colo sempre più concreto che po- dell’Egitto in questo periodo sto- rico sono sovrapposti. Il minimo comune denominatore tra le due situazioni è l’attenzione all’ordine pubblico e alla sicurezza. al-Sisi sta perseguendo una politica pun- tata su un controllo territoriale E GITTO C RONOLOGIA MINIMA 25 gennaio 2011 - Opposizioni e so- cietà civile proclamano la «giornata della collera» contro la carenza di la- voro e le misure repressive del go- verno. Le manifestazioni si protraggono per giorni. 11 febbraio 2011 - Sotto la pressione della piazza, Mubarak si dimette. Il po- tere passa a una giunta militare pre- sieduta dal feldmaresciallo Mohamed Hussein Tantawi. 23-24 maggio e 16-17 giugno 2012 - Elezioni presidenziali. Mohamed Morsi viene eletto presidente. 12 agosto 2012 - Mohammed Hoseyn Tantawi viene rimosso dalla carica di ministro della Difesa e della Produ- zione militare. Gli subentra il generale Abdel Fattah al-Sisi. Il presidente Morsi annuncia che la nuova Costitu- zione favorirà l’adozione di norme ispirate alla Legge islamica. L’annuncio scatena la reazione delle opposizioni, esasperate anche dalle crescenti dif- ficoltà economiche. 18 novembre 2012 - Si insedia Tawadros II, il nuovo patriarca della Chiesa copta. Alla cerimonia non prende parte Morsi. 30 giugno 2013 - A un anno dall’ele- zione di Morsi, Tamarrude che è un movimento di opposizione, annuncia di aver raccolto oltre ventidue milioni di firme per chiedere la destituzione del presidente e per ottenere elezioni anticipate. 3 luglio 2013 - Morsi viene rimosso dalla carica da un golpe messo in atto da Abdel Fattah al-Sisi. La sua destitu- zione da parte delle forze armate è sancita con il parere favorevole del leader dell’opposizione laica Mohamed el Baradei, dall’imam di al-Azhar, Ah- mad al-Ayyib e dal papa copto Tawa- dros II. Le proteste dei Fratelli musul- mani vengono duramente represse. 28 maggio 2014 - Al-Sisi viene eletto presidente della Repubblica ed entra in carica l’8 giugno . E.C. © Enrico Casale trebbe addirittura estendere la propria crisi a territori egiziani. Per evitare questo, ha militariz- zato il confine occidentale. Sta poi cercando di attivarsi con inter- venti non ufficiali nel paese vicino. I raid aerei della scorsa estate sulla Libia sono stati condotti, se- condo alcune ricostruzioni, da aviatori emiratini o libici che hanno pilotato aerei egiziani par- tendo da basi egiziane. Il Cairo so- stiene apertamente il governo li- bico con sede a Tobruk e com- batte gli islamisti che dominano il governo di Tripoli. «Questo - con- tinua Dentice - è giustificato all’in- terno della logica di contenimento della minaccia islamista. In questo senso per al-Sisi non c’è diffe- renza tra Fratellanza e gruppi jiha- disti. Per lui chiunque faccia riferi- mento alla sfera islamista è un terrorista e, come tale, deve es- sere eliminato o comunque con- tenuto. Per questo la politica estera e quella interna si sovrap- pongono e si influenzano soprat- tutto in tema di sicurezza e ordine pubblico». In Siria e in Iraq, invece, l’Egitto, pur facendo parte della coalizione dei volenterosi contro lo Stato islamico, non fornisce uomini o # A sinistra : cartina dell’Egitto. # Qui : il Cairo. Nel panorama della città svettano molteplici minareti e campanili.

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