Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2015

mondo di GIAMPIETRO CASIRAGHI 68 MC GENNAIO-FEBBRAIO 2015 c ome papa Francesco, anche Giovanni Paolo II sottoli- neava il tema della miseri- cordia: «Al di fuori della mi- sericordia di Dio non c’è nes- sun’altra fonte di speranza per gli esseri umani», e aggiungeva: «In Cristo Gesù, Dio ha assunto dav- vero un cuore divino, ricco di mi- sericordia e di perdono, ma an- che un cuore umano, capace di tutte le vibrazioni dell’affetto». Questo spiega come mai Gio- vanni Paolo II abbia istituito un giorno dedicato proprio alla mise- ricordia, la domenica dopo la Pa- squa, nonostante tutta la liturgia sia già, di per sé, piena di termini che rimandano a essa. Ciò che caratterizza la catechesi di papa Francesco è il primato della misericordia in tutta la sua azione pastorale. Il primato della misericordia, rife- rito a una delle Beatitudini («Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia», Mt 5, 7), è stato indicato dal papa an- che come tema della giornata mondiale della gioventù che si terrà nel 2016 a Cracovia, la città polacca dove Giovanni Paolo II fu vescovo negli anni 1964-1978. Ma il tema scelto da papa Bergo- glio ci suggerisce che sono miseri- cordiosi anche gli uomini capaci di sentire come proprie le miserie e le difficoltà degli altri, che si preoccupano e si danno da fare di fronte alla sofferenza altrui. È questa una grazia, un puro dono di Dio. Chi lo riceve rimane radi- calmente orientato a comportarsi allo stesso modo di Dio con tutti gli altri, uomini e donne, di qual- siasi età e condizione sociale. Papa Francesco parla continua- mente di misericordia, e la gente ha recepito subito e bene. Uno dei ricordini che a Roma i pelle- grini comprano di più è la «mise- ricordina», una scatoletta simile a quelle dei farmaci con dentro un rosario. Non soltanto ai pellegrini papa Francesco parla in questo modo, ma anche agli intellettuali agnostici, come è successo con la lettera che ha scritto a Eugenio papa Francesco ha una visione di dio come luogo della misericor- dia. essa è un vero e proprio baricentro del modo di vedere e ope- rare di dio. «non c’è alcun limite alla mise- ricordia», diceva do- menica 6 aprile 2014. e ancora: «dio ha tanta misericordia con noi. Impariamo anche noi ad avere misericor- dia con gli altri, spe- cialmente con quelli che soffrono». NARRARE LA MISERICORDIA DI DIO © AfMC/Domenico Brusa Il pensIero dI papa Francesco

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