Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2015

GENNAIO-FEBBRAIO 2015 MC 59 caso, impegnarsi in un servizio di- rettamente umanitario: racco- gliere i bambini abbandonati o maltrattati e occuparsi di loro. Ma le regole di assistenza ai bambini abbandonati non consentivano di occuparsene in maniera non uffi- ciale; e il richiamo di coloro che soffrivano in paesi bisognosi di ogni intervento aveva su di lui il sopravvento. Per le sue profonde convinzioni, e di fronte a queste realtà, decise di diventare medico per l’Africa, di sperimentare in prima persona i dolori del mondo e tentare di alle- viarne le sofferenze. Fu così che il 13 ottobre 1905 abbandonò i suoi impegni di direttore del Seminario di St. Thomas di Strasburgo, di do- cente, di predicatore alla Chiesa di St. Nicolas di Strasburgo per iscri- versi alla facoltà di medicina. In questo periodo trovò anche il tempo per occuparsi del pensiero dell’apostolo Paolo. Si trattava di un bisogno interiore di Albert che gli richiese di occuparsi del pen- siero paolino nella ricerca e di darne una spiegazione storica. «Se la dottrina mistica della Re- denzione e le idee paoline non possono trovare una spiegazione piena nell’influenza ellenica, al- lora - approfondiva Schweitzer - occorrerà comprenderla nel qua- dro del giudaismo dell’ultima epoca». Lambaréné, Gabon È trascorso oltre un secolo dalla fondazione del suo primo ospe- dale di Lambaréné, uno sperduto villaggio sulle rive dell’Ogooué nel Gabon, allora la più povera delle colonie della ricca Francia. Albert Schweitzer vi giunse il 15 aprile 1913, con la moglie Hélène Bres- slau che gli fu sempre vicina in quella straordinaria avventura. Iniziò ad assistere e curare per- sone affette da lebbra, malaria, tumori, ernie, elefantiasi, malattie mentali, e a combattere supersti- zione e fame nel clima equatoriale pesante per l’umidità. Sin dalle prime settimane il dottor Schweitzer ebbe l’occasione di constatare che la miseria corpo- rale della popolazione locale era ancora più grave di quanto non salvare la sua vita la perderà, ma colui che vuole perdere la sua vita per me e per il Vangelo, la sal- verà». Significativa è la sua opera, pubblicata nel 1906, dal titolo «Storia della ricerca sulla vita di Gesù», nella quale si proponeva di fare il punto su tutta la letteratura scientifica riguardante la figura di Cristo. Uno studio profondo, mi- rante a concludere: «Ciò che è permanente ed eterno in Gesù è del tutto indipendente dalla cono- scenza storica e può essere com- preso solo in forza del suo spirito tuttora operante nel mondo». Il male del mondo «Anche da bambino - ricorda Luigi Grisoni (Como 1937 - Roma 2001), scrittore e biografo schweitze- riano, in un passo della sua ricca biografia dedicata al medico - a scuola mi era chiaro che nessuna spiegazione del male nel mondo mi avrebbe mai soddisfatto. Sen- tivo che tutte le spiegazioni fini- vano con stupide scuse alla base delle quali non c’era altra motiva- zione che quella di rendere possi- bile alla gente di rendersi conto della infelicità circostante senza avvertirla realmente». Schweitzer intendeva, in ogni # A sinistra : il dottor Albert Schweitzer al lavoro a Lambaréné. # Sopra : l’ospedale Albert Schweitzer sulle rive dell’Ogooué, nel Gabon centrale. • Schweitzer | Personaggi | Salute | Lebbra • MC ARTICOLI

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=